Coronavirus, ora i 'ricchi' modenesi restituiscano quanto ricevuto

Aiutare coloro che sono in prima linea contribuendo con i mezzi che si ha in dotazione è un dovere tassativo, non siate da meno dei semplici cittadini...

per combattere e sconfiggere la pandemia le misure eccezionali dettate da governo sono da rispettare alla lettera, occorre maggiore senso civico e responsabilità da parte di tutti, ancora tanta gente in circolazione senza validi motivi, questa superficialità ha portato all'adozione di ulteriori misure restrittive. Sono molte le azioni messe in campo contro la diffusione del virus, come sono tanti gli aiuti che stanno arrivando alla Protezione civile e agli Ospedali/Covid-19 nella forma di donazioni da diversi 'zii paperoni' italiani.
Sarebbe un bel gesto di solidarietà da promuovere anche a Modena. Sono numerosi i 'paperoni modenesi', e molti di loro sono degli amanti e grandi collezionisti d'arte. Una fortunata congiuntura pochi anni fa favorì un incontro proficuo fra pubblico e privato, l'amministrazione guidata allora come oggi dal sindaco Muzzarelli lanciò un concorso di idee per l'Expo cittadino, risposero il pluripremiato chef Bottura e il famoso gallerista Mazzoli, affiancato dal critico d'arte Milazzo (anche lui raccoglitore d'arte, pare che le costosissime opere dei maggiori artisti statunitensi esposte negli anni presso la galleria modenese arrivino da quella raccolta).
Dall'incontro di queste diverse sinergie scaturì il progetto della mostra 'Il Manichino della Storia' realizzata proprio con le opere d'arte del collezionismo privato modenese. La spesa pubblica fu ingente, tutta l'operazione fu poco felice, fece molto scalpore non in positivo e la grave e inedita crisi che ci ha investito, offre l'opportunità di riabilitare la dispendiosa vicenda, non era tempo di vacche grasse, oggi meno che mai. Un'azione quella più che generosa sostenuta dalla collettività verso - un'elite - di concittadini molto più fortunati di altri, che oggi in piena emergenza dovrebbero sgomitare per restituire quanto ricevuto con uguale e superiore generosità.
E' il momento della riconoscenza e gratitudine e di rimettere eventualmente se presenti i propri debiti ai propri debitori... e tra l'altro se qualcuno è ancora tra noi, lo deve al tempestivo intervento degli eroi della nostra sanità, a un passo dal collasso.
Mah... forse in silenzio, magari qualcuno l'ha già fatto.
A Milano i 'nomi di peso' lo stanno gia' facendo, come in tutta Italia, un esempio civico che fa onore al richiamo a un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti i cittadini, assolutamente da emulare il prima possibile anche a Modena.
Gesti concreti quindi in cambio di azioni memorabili che negli ultimi tempi la nostra comunità ha realizzato per alcuni suoi figli baciati come si suol dire .... dalla dea bendata.... e che sono delle vere eccellenze nel proprio settore.
Che dire della incredibile 'task force' nazionale, messa in campo per il Modena Park di Vasco Rossi che è pure un nostro 'cittadino onorario', enorme risultò il conticino per la spesa sanitaria del concertone. E ancora, si ricorderà quella operazione titanica per consentire il trasporto di quel carico eccezionale del trasformatore più grande del mondo, della Elettromeccanica Tironi? E' nota la sensibilità del patron della ditta non solo verso la cultura, enorme l'impegno da sempre per il mondo del volontariato, come l'attenzione nei confronti dei propri lavoratori.
L'Italia chiama a stringersi a coorte, e cari estimatori, nonchè proprietari e promotori di cultura, rispondete con un gesto esemplare e corale, mettendovi una mano sulla coscienza e una stracolma nel portafoglio, siamo tutti in guerra contro un nemico invisibile, non c'è 'un'altrove' dove poter andare, non esiste per nessuno. Questi campioni mondiali nelle varie specificità possono lanciare uno sos ai loro estimatori, fans e big della cultura e della politica e della imprenditoria internazionale.
E allora, dai Renzi e Farinetti, a cui risponde Jean Todt e Montezemolo e Riva, poi Ferrari e Panini, e tanti altri. Aiutare coloro che sono in prima linea contribuendo con i mezzi che si ha in dotazione è in questo momento un dovere tassativo, non siate da meno dei semplici cittadini.
F.G.
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