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'Avendo vissuto negli ultimi mesi la questione in sede di dibattito all'interno della maggioranza che governa la nostra città, posso assicurare che il problema non è da imputare alla mancanza di risorse economiche ma ad un preciso disegno politico, a mio parere sbagliato, della gestione del servizio.
Purtroppo il primo partito di maggioranza della città, l'Assessora alla scuola ed il Sindaco stanno giocando su questo equivoco.
Il Comune afferma di voler garantire gli stessi posti di ammissione ai nidi e per far questo ha il problema di trovare il personale per 2 nidi ed ha 2 strade da intraprendere: potenziare il proprio organico comunale o esternalizzare il servizio affidandolo a società esterne.
Facendo due conti della serva, ci si rende immediatamente conto che entrambe le soluzioni hanno un costo per il Comune: la prima perché deve integrare la propria pianta organica con nuovo personale e la seconda perché deve pagare un soggetto terzo, che pure deve pagare del personale ed avere il proprio utile d'impresa, per gestire i 2 nidi.
Secondo logica, se le cose andassero come dovrebbe, la soluzione 2 sarebbe più dispendiosa; ciò non avviene perché è risaputo che i soggetti terzi, per contenere i costi e mantenere un margine di profitto, 9 volte di 10 (1 teniamola per buona) sottopagano le proprie maestranze.
Quindi risparmi sostanziosi, checché ne dica il Sindaco & Co., non ce ne sono e, anche se ve ne fossero, non avrebbero un'entità tale che possa essere tangibilmente utile per risanare questo presunto ammanco di 35 milioni di euro che, a questo punto, risulta evidente che venga utilizzato più come deterrente psicologico che come reale azione risolutiva.
Altra questione sulla quale invito tutti a riflettere è questa: ma davvero si può credere che esternalizzando quest'anno 2 nidi si risolvono definitivamente i problemi di bilancio comunale? O non è più verosimile che, con lo stesso pretesto, ogni anno, gradualmente si arrivi ad esternalizzare tutte le scuole dell'infanzia in carico al Comune?
Detto ciò, se davvero la preoccupazione prima dell'Amministrazione è davvero quella di garantire un servizio di qualità dei nidi, diventa difficile da comprendere, se non per una scelta politica mirata ad esternalizzare gradualmente in toto il Servizio educativo dell'infanzia, direzione presa con tanta determinazione quanta poca trasparenza.
La prospettiva, grigia, che io vedo è proprio questa: perdita graduale, inesorabile e irreversibile della governance pubblica del Comune sui servizi educativi con conseguente cacciata alle ortiche di un modello educativo che dura da 50 anni, che ha rappresentato un fiore all'occhiello del nostro territorio ed è stato assunto come esempio in tutto il mondo.
Similarmente applico lo stesso ragionamento sulle strutture sociosanitarie, ma su queste sarebbe necessario aprire un nuovo ed ulteriore capitolo.
La mia preoccupazione è che il futuro dei servizi che il Comune di Modena arriverà a voler/poter gestire sia solo relegato a quello dell'Anagrafe'
Walter Stella
Consigliere comunale di Modena
Gruppo Sinistra per Modena
Redazione Pressa
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