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Buonasera,
Mi permetto di disturbarvi perché siete stati gentile e vorrei rendervi partecipe del proseguimento della mia sventura. A scriverci una nuova lettera è la nostra lettrice G.C., che tre settimane fa lamentò su La Pressa di non essere stata sottoposta insieme alla famiglia al tampone nonostante i sintomi e il malessere.
Dopo circa 10 giorni dall'insorgere dell'influenza che ho raccontato nella mail precedente, quindi il 9 marzo, rientro in perfetta forma a lavoro, e così fino a giovedì 12 marzo.
Improvvisamente alle 15 di quello stesso giorno ho un malore, ed ecco riapparire la febbre.
Il mio medico fa richiesta del tampone all'ufficio di igiene, per caso sospetto di coronavirus.
Io peggioro, ho la gola in fiamme, una secchezza inspiegabile alla bocca e alla gola, decido di richiamare il 1500.
L'operatore mi risponde che il medico ha eseguito la procedura corretta facendo la segnalazione, e dandomi nuovamente un antibiotico.
Passo la notte sentendomi di fuoco. Bruciavo dentro, ma senza febbre.
La risposta della USL di Modena al mio medico è che io non sono meritevole di tampone, come se fosse un premio.
Chiamo e richiamo anche io perché nel frattempo la situazione peggiora, la gola in fiamme, le orecchie che sembrano volermi esplodere, ma la procedura è che il medico deve parlare con loro. Cosa che ha fatto ma con esito negativo.
Morale della favola, oggi 25 marzo sono nelle stesse identiche condizioni, nessun medicinale mi ha aiutata, e anzi da ieri è insorto un nuovo sintomo, ho completamente perso il senso del gusto, non sento assolutamente nessun sapore.
Il mio medico quindi spera che questa sia la fase di guarigione, ma io presa dal panico ricontatto il 1500.
L'operatore mi risponde che il tampone non sarebbe stato fatto, dato che se anche il risultato fosse stato positivo, avrei dovuto continuare semplicemente a fare quello che sto già facendo, il completo isolamento, e se fosse negativo, ci sono molti falsi negativi.
Il suggerimento è di stare in isolamento per ulteriori 14 giorni dopo la completa guarigione.
Io sono allibita e avvilita.
In isolamento da 2 settimane e per altre 2 da quando sarò guarita...
Spero di non aver contagiato i miei familiari, perché pur stando in isolamento viviamo nella stessa casa.
Speriamo che tutto si risolva per il meglio.
Un caro saluto
G.C.