Ho aderito alla campagna di vaccinazione a febbraio. Dopo la seconda dose di Astrazeneca ho rischiato la vita. I medici che mi hanno curata hanno ammesso (ma non sottoscritto) che quel vaccino nelle donne fino ai 50 anni era da sconsigliare. Ma io l’ho fatto con coscienza e, nonostante tutto, consiglio il vaccino a chi ha più di 60 anni e ai soggetti fragili a patto che siano correttamente informati dei rischi e dei benefici. Ho, però, serissimi dubbi sul vaccinare i giovani; ma questo è un mio pensiero. Però io non approvo che il Paese dove vivo possa imporre un obbligo, una coercizione per DPCM. Io non sono no vax ma mi sento e ho l’obbligo di difendere la libertà di scelta individuale.
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