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Buongiorno direttore,
ho pensato di condividere con Lei alcuni pensieri, tanto per non parlare di Covid.
Volevo esternarle alcune considerazioni sul possibile ingresso di Forza Italia nell’esecutivo o comunque in appoggio al governo. Vede direttore, la storia ripropone di tanto in tanto le stesse situazioni.
Nel 1995 il governo Dini, successore del governo eletto nelle urne, raccolse gli allora “responsabili” per continuare un esecutivo che portasse la sinistra alle elezioni che vinse nel 1996.
Ancora, nel 2011, una pattuglia di deputati e senatori capitanati dall’onorevole Fini, ancora “responsabili”, si staccò dal centrodestra per supportare un governo Monti che prese il posto di un governo Berlusconi regolarmente eletto per andare alle elezioni nel 2013, senza che, questa volta, la sinistra le abbia vinte. E allora un’altra pattuglia di “responsabili” capitanati questa volta dall’onorevole Alfano, si stacca dal Centrodestra per stampellare un governo senza maggioranza, ed arrivare fino al 2018, dove il M5s vince le elezioni.
Ma anche questa volta la storia si ripropone, e per supportare, nella crisi pandemica e nella risicatissima maggioranza in Senato l’esecutivo, Berlusconi stesso conduce i “responsabili” nelle braccia della sinistra e dei M5s.
Una domanda allora. Ma Dini, Fini, Alfano e i loro compari, che fine hanno fatto nel panorama della politica italiana? Sono completamente spariti, se non per Casini e la Lorenzin costretti a mendicare un collegio al PD e catapultati nei seggi più blindati d’italia e completamente ai margini della politica militante. Saturno divora i suoi figli, la sinistra divora i partiti e i movimenti che a vario titolo, sotto le insegne della responsabilità, gli si alleano. Cosa ci ha quindi insegnato la storia? Che l’elettore di Centrodestra non si convince con la “responsabilità” e chi abbandona il Centrodestra per uno strapuntino sarà destinato all’irrilevanza.
Se lo ricordi Cavaliere.
Carlo Alberto Bulgarelli - Commercialista-Revisore Contabile
Redazione Pressa
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