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Caro direttore, spero di non scocciare te e i tuoi lettori, ma il pezzo su Italia felice di essere commissariata merita di ricevere una altra idea di politica. Intanto ti faccio notare che, seguendo il tuo ragionare libero e non ideologico, la Repubblica italiana è una nazione libera e autonoma al punto da commettere l'errore di votare un Parlamento che per il 30% è costituito da minus della politica, i 5 Stelle, pieni di odio e di ignoranza rappresentata da un ministro degli Esteri a secco di italiano e di geografia. Incapace di gestire una transizione politica e di trovare sintesi sulla sanità e sul sistema manettaro del suo ministro di Grazia e giustizia proprio nel momento in cui lo scandalo Palamara dava la possibilità di portare avanti una riforma di cui è improrogabile la attuazione.
Tra l'altro fra quelle richieste dalla Europa benigna del Recovery Fund.
Quindi, oggi che dal setaccio esce la pula, i cittadini si accorgono che il primo ministro grillino non può più giocare a rimpiattino per coccolarsi i suoi parlamentari, secondo me accettano di azzerare un governo non in grado di governare. La debolezza del Pd, a trazione democristiana e ex veltroniana, e di Leu che con la inclusione accetta di mascherarsi dietro Speranza, sono solo la dimostrazione del disastro che ha fatto scomparire il Sol dell'avvenire, cosa che fai anche tu dimenticandoti del PSI zanzara, ma presente.
Draghi italiano, non straniero, è il frutto della cultura economica di Federico Caffè e di Modigliani ed ha agito da europeista contro i tedeschi per salvare l'euro: tutto ciò che 5 Stelle e Lega con hanno mai capito nè saputo fare. Ti ricordi la visita di Di Maio ai gilet gialli?
Lasciamo dunque perdere la critica ai commissari, che pure ci vorranno per superare burocrazia e farraginosita, lentezze della macchina statale.
L'Italia, non italietta, è nazione forte e capace di competere nella scienza, nella industria, nelle arti e nei mestieri con chiunque. A volte aldilà della politica. Ultimo appunto: ma ti pare che un Presidente del consiglio e un ministro degli esteri proni a Trump, potessero gestire un sistema di rapporti così complicati e cambiati con la nomina di Biden, la crisi del dittatore Putino e il nuovo mondo della Cina e dell'India? Non scherziamo, mi auguro invece che il Governo Draghi produca altri setacciamenti per iniziare un nuovo mondo politico. E' palese che è finito il mondo degli urlatori e dei giornalisti delle lobbies casalinizzati.
Paolo Cristoni
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>