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L'altro giorno una nostra collega ha consegnato in questura un portafoglio di un cliente cinese con carte di credito, numerose banconote mandarino e 300 euro in contanti dopo averlo ritrovato in taxi. Un cliente disabile ci ha chiamato per ringraziarci del nostro servizio dedicato ai disabili in carrozzina, dire che siamo meravigliosi per gentilezza e disponibilità, e offrire un finanziamento nel caso volessimo comprare un altro taxi attrezzato per i disabili. Oggi ricevo una mail di ringraziamento da una cliente infortunata che ha trovato soccorso in due tassisti che l'hanno aiutata ad andare e tornare dal Pronto Soccorso dopo un incidente avvenuto in Corso Cavour.
In un mese questi tre episodi mi convincono sempre più che la politica quando si occupa di noi non è in grado di cogliere il valore aggiunto di un servizio pubblico svolto da professionisti seri e soprattutto umani, tanto da spingerci a un fermo nazionale dei taxi e ncc il 21 novembre (la prima volta insieme) per l'ennesimo tentativo di consegnare il servizio pubblico taxi e ncc alle multinazionali Uber (Toyota) e Mytaxi (Mercedes) che non potrebbero mai garantire la stessa professionalità dei nostri autisti.
Agli ncc verrebbe tolto lo status di servizio pubblico, ai radiotaxi si vorrebbe impedire di richiedere ai propri soci tassisti di lavorare solo con il consorzio di cui si è soci. Sarebbe come se un dipendente della Ferrari potesse lavorare anche con la Mercedes, un iscritto al Pd potesse essere iscritto anche a Fratelli d'Italia... A dire il vero la realtà politica degli ultimi anni ha superato di molto ogni ragionevole fantasia, ma la nostra categoria ha le gomme per terra tutti i giorni, i nostri autisti non vedono da anni riconosciuta l'utilità del loro servizio svolto h24 in molte città, e come accade a Modena supplendo da 20 anni al trasporto di linea degli autobus nelle ore notturne, investendo in tecnologie per rendere il servizio più efficiente ed economico e in progetti imprenditoriali che hanno fatto sì di triplicare i propri dipendenti negli ultimi 5 anni, dando lavoro a tanti giovani con contratti solidi e non fantasiosi.
Antonio Altiero - presidente Co.Ta.Mo
Redazione Pressa
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