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E' da 6 mesi che si parla della raccolta con il sistema misto a Modena. Sistema misto perché non è una raccolta porta a porta. Hera si porterà dietro il fardello morale di avere rovinato l'unico modo per una corretta e necessaria gestione dei rifiuti: la raccolta porta a porta integrale con tariffa puntuale. Se un modenese parla bene della raccolta porta a porta è sicuro che i suoi concittadini lo prendano a male parole. Naturalmente Hera non è sola ad avere fatto questo scempio. E' in compagnia dell'assessore all'ambiente del comune di Modena che ha anche l'aggravante di essere stata presidente di Legambiente Modena e quindi non poteva non sapere che il metodo proposto da Hera era un obbrobrio.
Perché lo ha permesso? Per non incorrere in errori così gravi era sufficiente chiedere aiuto al comune di Carpi ed ad Aimag, o a Forlì ed Alea o a Treviso e Priula etc.
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Nel 2008 il sottoscritto come WWF ed altri ambientalisti del Comitato Modena Salute ed Ambiente abbiamo raccolto 460 firme autenticate per presentare una delibera popolare, bocciata dal Consiglio Comunale di Modena, che chiedeva di istituire la raccolta dei rifiuti porta a porta integrale con tariffa puntuale su tutto il comune. Costava 2.000.000 di euro. Hanno detto che costava troppo perché Hera doveva raddoppiare l'inceneritore e spendere 110.000.000 di euro.
Come sarebbe stata l'aria di Modena con un inceneritore dimezzato, delle strade pulite, dei cittadini soddisfatti e una città presa ad esempio da tutt'Italia?
Questo si doveva fare perché i sacrifici iniziali sarebbero stati compensati da meno inquinamento, tariffe più basse e polo industriale dell'economia circolare con aumento dell'occupazione in settori innovativi. Economia circolare vera non quella scritta sulle locandine dei convegni.
Ognuno ha l'amministrazione e l'aria che si merita e, da dei cittadini che da 78 anni non hanno mai cambiato amministrazione (caso forse unico in Italia), cosa si può pretendere?
Vittorio Ballestrazzi
Redazione Pressa
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