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Gentile direttore Leonelli,
le propongo una storia semiseria della frazione di Albareto.
Con amare conclusioni. Fino agli anni ottanta del secolo scorso la frazione di Albareto era una sorta di Fortezza Bastiani all'estremo nord del comune di Modena. Grazie, o a causa, di un acceso campanilismo tra Albareto e Bastiglia, i bastigliesi evitavano di percorrere Strada Albareto per recarsi a Modena, preferendo la Canaletto. Per cui Strada Albareto, percorsa da qualche 500 e 127 fu costruita e mantenuta per condizioni di scarso traffico. Poi, all'incirca negli anni ottanta, in pieno boom economico, il Partitone decise di costruire nel comune di Modena quartieri con edifici in orizzontale (anziché in verticale come logica avrebbe voluto) privilegiando pochi eletti.
Le persone a basso reddito furono dirottate sui comuni limitrofi compiacenti (Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Sorbara). E qui iniziarono i problemi di viabilità in generale. Anche per Albareto.
In un primo momento, per soddisfare le istanze degli ambientalisti (e, soprattutto, per pararsi il deretano in caso di incidenti) nella frazione di Albareto fu istituta la zona 30 e costruiti dei dossi dissuasori (alcuni, tra l'altro, malcostruiti). E la situazione per certi versi migliorò. Poi ci fu l'ideona.
Concedere l'autorizzazione per un caseificio in Strada Munarola. In un primo momento nessun problema: serviva gli allevatori della zona. Poi cominciarono ad arrivare, da dove non si sa con quale carico nemmeno, gli autoarticolati diretti al caseificio. Ma l'impiantistica sottostante Strada Albareto era ancora quella progettata e costruita per uno scarso traffico leggero. E Strada Albareto cominciò ad andare in sofferenza, con ammaloramenti generalizzati, dossi dissuasori che trasmettono vibrazioni, tubi dell'acqua che si rompono, quasi nessuno che rispetti la zona 30.
E per non far mancare niente agli abitanti di Strada Albareto, recentemente il comune di Modena ha concesso l'autorizzazione per un sito di smaltimento di inerti di cantiere fuori dalla frazione. Sito che attrae camion da cava e camioncini vari, i quali naturalmente transitano attraverso la frazione di Albareto. Ora, senza voler mettere a confronto Albareto con il Villaggio Giardino, basta confrontare il diverso trattamento riservato dal Comune ad Albareto rispetto a Cognento. E, anche se non l'ammetteranno mai, sono stati i 'compagni' i principali artefici della creazione di quartieri e frazioni di serie A, B e... Z. Chi c'era in Comune negli ultimi quarant'anni?
Grazie per l'ascolto.
Cordiali saluti,
Roberto Malavasi - Albareto
Redazione Pressa
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