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Gentile direttore,
Ascoltando gli interventi dei consiglieri di maggioranza in merito al bilancio, mi sono convinto di una cosa: la presa in giro è all'ordine del giorno.
Mi ha colpito in particolare Luca Barbari, secondo il quale “il bilancio conferma misure che contrastano la povertà tramite l’inclusione, come il sostegno ai senza dimora, l’implementazione dei fondi per l’inclusione dei giovani stranieri e risorse per dare continuità ai servizi come l’housing first”.
Figuriamoci se poteva mancare il cliché dell'inclusione.
Da persona che per anni si è mossa nel mondo del volontariato locale, posso confermare che questa parolina magica viene declinata in senso unidirezionale a Modena e provincia, con la creazione di sacche di disparità sociale che hanno reso la città e tutta la circoscrizione provinciale un luogo poco equo.
Ho notato inoltre che quasi tutti gli intervenuti hanno fatto ricadere la responsabilità dell'aumento delle tasse sul Governo nazionale, che a loro dire elargirebbe poche risorse agli enti locali. Come a dire: 'Piove, Governo ladro'.
Si chiedano piuttosto consiglieri e assessori se è proprio necessario stanziare fondi per programmi lgbt nelle scuole, per le politiche sociali che si dimenticano dell'italiano, per l'ideologia 'verde' che ha costi esorbitanti di produzione e smaltimento.
L'atarassia della gente lascia sconcertati.
In quest'epoca così priva di slanci, ci si accontenta di ciò che c'è perché si pensa che sia tutto ciò che può esserci. Si abbandonano gli ideali e si vivacchia convincendosi che il proprio compito sia di accettare un destino ineluttabile. Anzi, si viene portati a pensare che proprio nella passività si possa dare il meglio di sé.
Ed ecco trovarci in questa situazione, tra balzelli che schizzano all'insù, persone estranee a Modena che ritengono di avere la ricetta in tasca dall'alto del loro scranno, ma che lasciano la città all'addiaccio, automi che che si privano dello spirito critico quando sono nell'urna.
Non stupiamoci di niente, allora.
Cordiali saluti
Biagio Mengozzi
Redazione Pressa
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