Non esiste a tutt'oggi una struttura localizzata vicino all'ospedale ma all'infuori dell'ospedale, come più volte auspicato, per filtrare l'accesso. Gli spazi riservati all'interno del Pronto Soccorso per questa osservazione (che io ho sempre ritenuto non idonei) sono largamente insufficienti e si deve ricorrere a spazi comuni. Come dimostrato in letteratura l'ospedale si trasforma in una bomba biologica super infettante. A questo punto che fare?Fermare la diffusione del terrore. Insistere anche attraverso i media che i bollettini di guerra sono controproducenti e più di tutto fare in modo che sul territorio sia possibile rintracciare (o creare) sempre un medico competente che ascolti, tranquillizzi, curi e al bisogno ricoveri. Daniele Giovanardi
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