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Un'assenza che la dice lunga, troppo lunga, e un silenzio che la dice ancora di più.
Ieri il Comitato ArginiaMO è stato invitato dal Comitato Secchia, che rappresenta gli agricoltori delle aree limitrofe ai fiumi, notoriamente quelle esondabili, i quali si oppongono al contestatissimo progetto del “Paesaggio naturale e seminaturale dell'ambiente fluviale del medio e basso corso del Secchia”, ad un incontro presso l'Unimore, dipartimento ingegneria idraulica, a cui doveva partecipare anche l'ingegner Luigi Mille (nella foto), il direttore dell'AIPO. Non pervenuto.
Certamente a pensare male si fa peccato, ma a volte (il più delle volte) ci si azzecca. Il fatto è che il giochetto lo conosce bene chi ha un minimo di esperienza della vita: mai avvisare per tempo dell'eventuale impedimento, se no si corre il rischio che l'incontro venga rimandato, e qui devi poi partecipare.
Allora non si avvisa e quando ormai l'incontro si sta già svolgendo mandi un messaggio che non ce la fai e che sarà per un'altra volta. Così, come quasi sempre avviene, tutto va in fumo: è già così difficile riuscire ad organizzare un incontro quando gli attori sono impegnatissimi, figurarsi organizzarne uno che è stato già in parte svolto.
Ora, può darsi che Mille sia stato davvero impedito a partecipare, ma il fatto è che questa latitanza da parte di chi ha le redini in mano ormai la conosciamo bene da molti anni, da troppi anni.
Tra l'altro, proprio l'ingegner Mille aveva promesso pubblicamente di fare avere al Comitato ArginiaMO almeno una traccia di ciò che bolle in pentola; anche qui, non pervenuto: un messaggio silente che il Comitato ArginiaMO ha imparato a conoscere bene, dopo le promesse pubbliche e formali da parte delle varie Gazzolo, Galvani.
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In ogni caso, l'eventuale ”traccia” che ci aveva promesso pubblicamente di fornirci Mille non ci basta. Il Comitato ArginiaMO si batte, d'accordo con tutti i sindaci interessati, per ottenere la realizzazione del progetto informatico (semplice da realizzare se esiste la volontà di farlo) del “Board Transparency River”, che qui riassumiamo nuovamente in breve: si tratta di fare realizzare da parte degli enti istituzionali di competenza un semplice portale internet, accessibile direttamente dal sito di ciascun Comune interessato, in cui i tutti i cittadini possano identificare in maniera intuitiva ed immediata:a) qualsiasi punto del tracciato idraulico,
b) conoscerne la situazione idrogeologica,
c) vederne la presenza di eventuali cantieri,
d) prendere conoscenza dei lavori programmati,
e) conoscere il criterio tecnico fondamentale a cui le opere devono essere improntate (notoriamente il Tempo di Ritorno),
d) verificare il loro stato di avanzamento,
e) sapere qual'è la figura dell’ingegnere responsabile dell’opera,
f) conoscere il costo dell’intervento
g) essere edotti della tempistica, compresi eventuali ritardi.