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Non c’è nulla da fare: la doppia morale colpisce sempre nel nostro Paese, soprattutto quando la strumentalizzazione è l’unica arma a cui i politici riescono a ricorrere per difendere o attaccare una causa, un provvedimento, una mozione.
Eppure dovrebbe essere propria del “politico” la caratteristica dell’obiettività, della oggettività e non dell’opportunismo.
E, invece, dopo la mozione approvata dal Comune di Verona, dalla sinistra si sono levati alti gli scudi a difendere la Legge 194, tutti scandalizzati, tutti a presagire funesti ritorni al Medioevo, tutti addosso alla Capogruppo PD di Verona che ha votato a favore, chiedendone addirittura l’espulsione dal partito.
Monica Cirinnà (nella foto): “Sono esterrefatta e schifata del fatto che la nostra capogruppo a Verona abbia votato una mozione contro la legge sull’aborto...” E sempre la Cirinnà: “Quella della Lega è una battaglia maschilista, sono sempre i maschi che vogliono decidere sul corpo delle donne”.
Laura Boldrini: “Una vergogna. Vogliamo tornare sotto i ferri delle mammane? Giù le mani dalla #194”
Ora ammesso e non concesso che la mozione veronese sia contro la Legge 194, prima che un Comune si adoperasse per l’applicazione della Legge, qualcun altro avrebbe potuto spendere risorse e forze perché le donne e i minori non fossero trattati in questo Paese come cittadini di serie B. Come le donne e i minori di Modena e provincia.
Alla senatrice Cirinnà e all’onorevole Boldrini voglio raccontare cosa succede nella “rossa” Modena, nella civilissima Emilia Romagna, che vanta un Sistema Sanitario all’avanguardia.
Ebbene a Modena succede che se una donna gravida o un minore fino a 14 anni, è vittima di un trauma, un ordine di servizio obbliga il mezzo di soccorso di trasportare entrambi al Pronto soccorso del Policlinico cittadino; il quale PS non ha un centro attrezzato per i traumi.
Al contrario, se il traumatizzato è maschio allora viene portato al PS dell’altro ospedale che ha un reparto allenato e pronto a trattare tutti i traumi.
Ancora: a Pavullo c’è un ospedale che serve gran parte della comunità montana della Provincia di Modena. Ebbene un anno fa il punto nascite di questo ospedale è stato chiuso perché il numero dei parti annui non era nello standard. Conclusione? Ad una partoriente non resta che, al momento delle doglie, calcolare tempi di percorrenza di strade di montagna, magari di inverno col ghiaccio e la neve, per andare a partorire lontano da casa, senza il conforto dei suoi cari, con uno staff medico che non conosce.
Come donna e come membro di questa comunità mi sento discriminata, abbandonata e umiliata.
E il paradosso è che non posso neanche dire che queste decisioni sono frutto di un pensiero maschilista e di destra.
No, non posso perché le associazioni che rappresento da quasi tre anni chiedono risposte all’amministrazione locale, alla Regione, alle autorità sanitarie, all’ex Ministro Lorenzin che non sono né di destra né composte da soli uomini. E quello che abbiamo ottenuto è stato solo silenzio.
E allora la senatrice Cirinnà e l’onorevole Boldrini potrebbero adoperare lo stessa morale anche per riconoscere che nella “rossa” Modena le forze della sinistra e le amministrazioni che al Pd fanno capo si stanno comportando in modo scandaloso, maschilista ed egemonico? Non provano altrettanto “schifo” dinanzi a queste denunce?
O dobbiamo pensare che la levata di scudi a difesa della Legge 194 non è altro che il pretesto per un attacco indiscriminato ad un sindaco della Lega e ad una capogruppo che ha mostrato di avere pensieri propri?
Se così fosse consiglierei ad entrambe la lettura approfondita del DDL di Pillon: perchè non scatenare lo stesso battage mediatico? Il DDL in questione non colpisce solo le donne, ma anche gli uomini e, soprattutto, i minori. Quando ve ne accorgerete? Quando il DDL diventerà una realtà?
Siamo a Modena, 70 anni di amministrazione di sinistra eppure donne e bambini sono cittadini di serie B.
Non vi meravigliate poi se chi vota Lega fino al giorno prima aveva la tessera del Pd in tasca.
Anna Beatrice Borrelli
Redazione Pressa
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