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Caro direttore,
Sono un vostro affezionato lettore della prima ora, e anche prima quando lei dirigeva il quotidiano L’Informazione e poi il compianto suo successore Prima Pagina.
Ho apprezzato
l’articolo di incitamento a lavorare e produrre (e soprattutto a mantenere la parola data ai cittadini) scritto dall’amico Franco Fondriest.
Condivido in toto le sue dichiarazioni, perciò mi sembra opportuno dare a Cesare quel che è di Cesare, e riconoscere che la riuscita della rinascita del nuovo Ponte Morandi (e perché non riconoscergli il nome di Ponte Toninelli, anche se non lo ha costruito lui ma di fatto ne è stato l’artefice) sia da attribuire a questa orrida classe politica che ci sta governando malamente e che addirittura si permette di farci uscire dalla pandemia! E non solo: questa specie di governo guidato da un professorino grigio senza blasone si permette anche di far mutare atteggiamento alla nostra benamata madre, l’Europa Unita. E, ad aggravare la situazione, si permette pure di mettere in campo una specie di Piano Marshall, in attesa (a ciò che dicono questi “scappati di casa”) di uno vero di Piano Marshall.
Che dire? Non se ne può più!
Allora voglio completare il messaggio di Fondriest sottolineando che in tempi normali, cioè non governati da incompetenti ma da bravi e sperimentati competenti quali coloro che ci hanno guidati fino ad ieri, il nuovo Ponte Morandi (che mai e poi mai non potrebbe chiamarsi Ponte Toninelli!) starebbe ancora calcando le gloriose orme dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria (accorciata nel 2016 pur di venirne a capo; ricordiamo per i nostri lettori che allora erano lattanti che detta autostrada fu varata nel 1961 e iniziata l’anno dopo). Certo non v’è proporzione tra una simile opera grandiosa portata a termine in soli 55 anni contro un piccolo ponte realizzato in meno di 2 anni senza rivedere al rialzo i costi: vergogna a questi corrotti incapaci che ci governano. Questo mi sembrava giusto sottolineare. Grazie, anche a nome della fiumana umana che la pensa come me di questo inutile ed effimero governo di fannulloni.
Non metto la mia firma per timore di ritorsioni, ma autorizzo LaPressa a comunicarlo a chi ne farà esplicitamente richiesta
Cogliamo volentieri il modo ironico che Lei ha deciso di usare per incensare il Governo Conte, Governo che Lei evidentemente apprezza oltremodo. Rispettiamo ovviamente la Sua opinione. Rispettiamo anche la sua volontà di mantenere l'anonimato, ma sulle ritorsioni siamo certi che per simili affermazioni e attestati di stima al presidente del Consiglio, di questi tempi, l'unica cosa che davvero rischierebbe sarebbe un encomio da parte del premier Giuseppe Conte, sempre al lavoro in modo quasi eroico, mai retorico nella sua esposizione dal balcone mediatico e così attento alle necessità di tutti gli Italiani.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>