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'Siamo un gruppo di genitori dell’Istituito comprensivo di Savignano sul Panaro. Scriviamo a voi per denunciare una brutta sorpresa che abbiamo avuto, il primo giorno di scuola, accompagnando i nostri figli.
Davanti alle nostre scuole sono scomparsi i contenitori per il riciclo della plastica, dopo che per diversi anni sono stati un punto di riferimento per i ragazzi.
Sotto le tettoie dei compattatori, non c’e nulla. Solo un buco vuoto con sporcizia. Non una riga, non una motivazione scritta che spiegasseai bambini il perché di questa scomparsa. Il valore educativo di un esempio, specie se ripetuto davanti alle scuole (il tempio dell’apprendimento) assume un valore che va ben al di al delle nozioni che la Scuola impartisce.
Portare ogni mattina, singolarmente, a gruppi, la plastica dentro alla macchina ‘magia plastica’, era un esempio di insegnamento di vita che i bambini associavano alle scuola.
I vari Nicola, Sofia, Mohamed erano in gradi di insegnare a noi genitori, il valore del riciclo, imparato assieme alle tabelline e alla geografia. Non trovarlo più, a scuola, costituisce un dei peggiori esempi di disincentivo all’apprendimento e alla costituzione di una coscienza ecologica.
Nessuno che, occupandosi di scuola o meno, abbia sentito il bisogno di mettere la faccia davanti a decine e decine di ragazzini per spiegare come sia possibile che questa bitudine consolidat non si da oggi piu’ possibile'
Non è dato sapere quali siano motivi della chiusura: costi? Indirizzi politici diversi? Non sappiamo, i bambini non fanno politica. Ne patisocno le conseguenze.
Un comune deve saper mettere sul piatto della bilancia l’equazione costi benefici, e saper sopportare una sofferenza economica in nome di una pedagogia dell’ecologia che in tuto il mondo, da Greta in poi, è oggi all’ordine del giorno.
Chi amministra una città dovrebbe dare un peso primario all’educazione. La scuola, le feste per i bambini, il trasporto. Certo.
Ma tutte queste cose sono nulla se si abbatte con un colpo di maglio uno degli esempi più’ riusciti di educazione all’ecologia che le nostre scuole sono stato in grado di erogare.
Non ci si venga a adire del tempo, della dimenticanza. Delle cose burocratiche. Amministrare è una cosa seria, dare l’esempio ai ragazzini, ancora di piu’'.
Nota della redazioneRingraziamo il gruppo di genitori per averci segnalato il caso che riteniamo significativo soprattutto in una provincia come Modena che aveva nel progetto Dea Minerva nel comune di Savignano, uno degli esempi più virtuosi in tema di riciclo; una provincia che ancora oggi, in virtù anche della presenza di uno dei più grandi inceneritori d'Italia, manda al rogo buona parte della plastica che viene prodotta e differenziata dai cittadini. Auspichiamo vivamente che lo stop alla presenza delle colonnine per il riciclo della plastica, e del loro ruolo educativo, sia solo momentaneo e possa ricevere presto risposte e soluzioni. Rimanendo a disposizione degli organismi competenti per la pubblicazione di interventi a tale riguardo.