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Gentile direttore,
le scrivo per condividere con lei quello che alcune famiglie di Soliera stanno subendo in questi giorni. Sono madre di una bambina che a settembre frequenterà la classe prima alla scuola primaria. Io e il mio compagno abbiamo partecipato alle riunioni di presentazione, ai vari open day e pieni di entusiasmo abbiamo presentato domanda alla scuola primaria Garibaldi di Soliera optando per il modulo a 27 ore, orario scolastico che tra l'altro è previsto dalla normativa vigente.
Come noi, altre 30 famiglie hanno fatto questa scelta, ma a quanto pare, nonostante vi siano i numeri previsti per legge per creare due sezioni, questa scelta è invisa alla dirigente scolastica che vuole costringere una parte di noi a iscrivere i nostri figli al tempo pieno e formare una terza sezione a 40 ore, in barba a una sana politica di risparmio dei costi e di buona gestione della cosa pubblica.
Abbiamo presentato lettere e istanze per far valere i nostri diritti, ma ogni richiesta è rimasta inscoltata, ogni altra soluzione proposta è stata respinta, con spiegazioni poco plausibili e a nostro parere anche un po' illogiche.
Tra le tante assurdità che ci hanno propinato, nel corso di una riunione con la dirigente scolastica, ci è stato detto che intendevano ridurre il numero dei bambini iscritti al modulo a 25, nell'eventualità fra qualche anno di poter accogliere la richiesta di una famiglia di Taranto che si trasferisse a Soliera e richieda questa tipologia di orario. Ora noi non abbiamo nulla contro i cittadini di Taranto, ma le sembra un discorso sensato? Molto probabilmente il prossimo sabato verrà fatto un sorteggio e a sei famiglie verrà negato il diritto di scegliere il percorso scolastico che ritenevano più adatto per i propri figli.
Ci sentiamo calpestati, amareggiati e profondamente arrabbiati per quello che sta avvenendo. Non intendiamo arrenderci e percorreremo tutte le strade possibili per tutelare i nostri diritti. Le chiedo se può aiutarci in questa lotta contro i mulini a vento, dando voce alle nostre istanze e alle nostre piccole storie di gente normale, che vive e lavora per poter dare il miglior futuro possibile ai propri figli. Abbiamo inviato, finora inutilmente, lettere di richiesta in tal senso a dirigente scolastica, consiglio di istituto, sindaco e assessore all'istruzione del comune di Soliera.
Michela Pezone
Redazione Pressa
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