Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Egregio Direttore,
l'altro giorno è stato dato grande risalto alla giornata di controlli di tutte le polizie municipali con risultati mirabolanti, addirittura con il 7% di auto trovate senza assicurazione.
Avevo postato sulla pagina del corpo di Modena la stessa valutazione che sto inviando all'unico organo di informazione modenese 'fuori dal coro' e, molto democraticamente, è stata rimossa, perché le critiche non sono ammesse.
Il problema è questo: quando ci si affida alle sole telecamere fisse e quando non si scende dall'auto per fare dei posti di blocco, viene a mancare il controllo del territorio ed è inutile strombazzare controlli una tantum come se fosse chissà quale operazione memorabile.
Ci faccia caso, visto che più o meno siamo coetanei: quando eravamo ragazzi e giravamo con lo scooter per la città, per le strade si incontrava sempre almeno una pattuglia intenta a fare controlli, e se da minorenne davo per scontata una multa se avessi trasportato un passeggero, me ne vedevo bene dal provarci lo stesso.
Adesso si mira a fare cassa con gli autovelox fissi e di sicurezza stradale ci si riempie la bocca, senza fare nulla di concreto.
Basta fare un piccolo giro per vedere auto parcheggiate in modo selvaggio, senza tenere conto della prescritta distanza dagli incroci, oppure posizionate in modo da impedire ai pedoni di percorrere un marciapiede o di potervi scendere; posti per disabili occupati senza diritto; velocità eccessiva; sorpassi azzardati; gomme lisce; lampadine bruciate; mancato uso delle frecce; biciclette senza luci; monopattini con anche tre persone caricate... potrei continuare.
Altro gravissimo problema è il quasi totale disinteresse al rispetto delle strisce pedonali e se ne vedono quasi ogni settimana gli effetti: un mio amico mi fece notare una volta che in Italia i vigili fermano le auto per fare passare gli studenti sulle strisce pedonali, mentre in Paesi più civili si fermano trenta metri più avanti e multano solo coloro che non rispettano l'obbligo di arresto.
In Gran Bretagna gli automobilisti sono terrorizzati dall'idea di essere beccati a non dare la precedenza ad un pedone, perché le conseguenze sono molto serie. Chiunque sia stato a Londra se ne è reso conto.
Anche la risibile scelta di fare 'zone 30' di fatto è un buco nell'acqua, visto che nessuno sanzionerà i trasgressori.
E' soltanto mettendo le mani nelle tasche e riportando il timore di controlli che si ridarà un po' di senso civico agli automobilisti: è questo che vorrei dalla prossima amministrazione. Non attendere 18 mesi per il rifacimento delle strisce pedonali come con questa uscente, che non è intervenuta nemmeno con una mia richiesta tramite PEC, senza nemmeno darmi una risposta.
Cordiali saluti
Nicola Rosati
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>