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Il famigerato brontolone Bellei Mussini è Maestro Venerabile della Loggia Fratellanza e Progresso attiva a Modena dai primi anni del 1800. Sono orgoglioso della mia appartenenza, non penso di avere mai fatto nulla di riprovevole, sono a sperare di avere fatto ogni tanto qualcosa di buono, ma non sta a me dirlo. Come in tutte le istituzioni, in Massoneria ci sono brave persone, mediocri persone, pessime persone. Queste ultime continuano a fraintendere e ritenere la Massoneria come una consorteria di intrallazzatori e sono certamente i peggiori perché non solo portano detrimento alla comunione massonica, ma alimentano, loro per primi, incomprensioni, pregiudizi, luoghi comuni.
Come vedete non ho alcuna pregiudiziale a dichiararmi. Per me parlano i nomi dei tanti Massoni a cui sono intitolate strade e vie della città di Modena. Personaggi di cui l'alto senso di responsabilità, l'impegno civico, l'operato in favore della comunità non possono essere messi in dubbio.
Per me e per i miei Fratelli parla ciò che abbiamo realizzato a Cavezzo nei giorni del terremoto e poco ci interessa se Monsignor Negri fraintende e non vuole capire. Rispetto sempre e comunque anche verso chi dissente. Tante cose sono difficili da fare comprendere, da fare accettare. Non cerchiamo condivisioni o approvazioni, semplicemente operiamo in silenzio e riservatezza per il bene dell'umanità. Poi, lo si voglia comprendere o meno, abbiamo anche la capacità di rispettare ogni diversa opinione. Gli 8.000 Fratelli periti nei campi di sterminio non sono certamente paragonabili alle differenze del popolo ebraico o di altri, ma possono aiutare a comprendere come ci batteremo sempre per la libertà degli altri, maggiormente quando non ci comprendono. Avrei tante altre cose da dire, ma non voglio annoiare. Mi limito a dire che per Noi libertà fratellanza ed eguaglianza sono termini che hanno un significato profondo.
Riservatezza non è segretezza, lasciamo pure che non si voglia comprendere, lasciamo pure che altri costruiscano teoremi e continuino a credere nelle favole o nei racconti di chi crede di sapere. Siamo uomini liberi e basta, onesti nei nostri intenti e sovente molto più vicini ai dettami evangelici di quanto non si creda. Se ho dato scandalo, mi si perdono, se si dissente mi si tolleri. Ci siamo, ci saremo, continueremo ad operare alla gloria del Grande Architetto dell'Universo e per il bene dell'umanità. Il resto lo pensino pure altri.
Giuseppe Bellei Mussini
Redazione Pressa
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