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Riprendo l'ultimo intervento dell'Amico Daniele Giovanardi, per una riflessione che vado facendo da tempo. Ci si attenderebbe che a domande che, fosse anche solo per pura cortesia, meritano un cenno di risposta, chi è investito di una qualche responsabilità rispondesse, anche solo per dire, non posso fare niente. Ora accade che non vi sia più ne la voglia né si senta il dovere di prendere quelle iniziative che dovrebbero essere proprie di coloro che rivestono un ruolo di responsabilità. Tutti hanno paura di sbagliare qualcosa e che questo qualcosa possa compromettere la loro posizione, per cui, l'attendismo o il glissare diventano prassi consolidata.
Chi, rivestendo un ruolo pubblico, oserebbe mai controbattere ad una decisione presa ad un più alto livello? Ma se la decisione è sbagliata o comunque zoppica, credo sia un dovere esprimersi rispettosamente circa quello che si ritiene da rivedere.
Troppe cose vengono calate dall'alto senza una adeguata verifica e troppi le seguono pedissequamente.
Ad esempio, gli Ordini professionali, e forse in materia ne so qualcosa, dipendono dal Ministero della Giustizia, sono un organo di 'magistratura' detta di secondo grado e hanno il compito di vigilare sul rispetto delle norme deontologiche delle rispettive categorie professionali. Imperizia, dolo, sono le principali motivazioni. Poi va aperto un fascicolo, sentito l'incolpato, con diritto ad una difesa e con tutte le garanzie di legge. Ora, la sospensione dei medici non vaccinati è quantomeno anomala. Sarebbe come se io, quando fui presidente di un ordine professionale, in base ad una direttiva del ministero del turismo, quindi non del ministero competente, avessi sospeso tutti i colleghi che non avessero utilizzato il calcestruzzo armato, preferendo i mattoni o il legno. Ragiono per assurdo, ma di cose assurde ne vado vedendo tante.
Sappiamo che il vaccino non è un vaccino in senso stretto, sappiamo che chi è stato plurivaccinato contrae ugualmente il covid. Si, ma in forma meno aggressiva, viene detto. Col fischio dico io, tetravaccinato ho contratto il virus e mi sembrava di essere giunto al capolinea. Quindi, quantomeno ragionarci sopra sarebbe espressione di buon senso. Nella mia vita ho visto diverse epidemie, allora non si usava il termine pandemia perché ancora non si parlava di globalizzazione. Ho perso due compagni di scuola con la polio, io stesso la contrassi pur senza particolari conseguenze visibili. Ci fu l'asiatica, ci fu la non so cosa, ci furono decessi, ma questa è la vita, pensare che tutto debba poter essere controllato è un errore di fondo. Credere nella onnipotenza della scienza un più grave errore. Credere che con un green pass tutto potesse essere ricondotto nella norma, una idiozia. Condivido al cento per cento la battaglia del dottor Giovanardi e mi addolora quando a volte sento attribuirgli fama di rompipalle. Ce ne vorrebbero di rompipalle così!
Giuseppe Bellei Mussini
Redazione Pressa
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