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Troppo spesso la vera informazione medica e scientifica, basata su dati solidi e inconfutabili, non viene trattata con la dovuta attenzione, e troppo spesso dilagano notizie che infondono nei malati false speranze (si pensi al caso Stamina) o che seminano paure e preoccupazioni. I problemi sanitari legati al calo delle vaccinazioni sono ben noti a tutti, così come è ben noto che uno dei principali responsabili delle fake news che girano intorno al vaccino per il morbillo sia l’ex medico inglese Andrew Wakefield. La viralità delle false informazioni ha quindi avuto come risultato, in Italia, la rapida espansione dell’epidemia di morbillo, con oltre 5.100 casi in poco più di un anno e 6 decessi. Questi numeri non ci aiutano a proteggere le persone più deboli, quelle che per motivi legati alla presenza di una immunodeficienza (sia primitiva, sia insorta durante una terapia antitumorale) non possono essere vaccinati.
Non crediamo che questo signore, smascherato e radiato dall’ordine dei medici inglesi per uno studio fraudolento, pubblicato dal Lancet nel 1998 e ritrattato dalla stessa rivista qualche anno dopo, in cui ha inventato dati clinici ed attribuito l’autismo alle vaccinazioni per il morbillo, abbia l’autorevolezza per parlare di autismo e vaccinazioni. Né tantomeno di proiettare un film in cui racconta la sua versione della vicenda che lo ha portato all’allontanamento da tutta la comunità scientifica internazionale, in nome di un relativismo plasmato su modelli informativi negazionisti di fonti scientifiche e su libertà individualistiche che rendono le verità soggettive. Se la Verità rende Liberi è anche vero che solo il Libero ed Informato Pensiero può rendere oggettivo e non personalistico il percorso al Vero. Quel percorso che medici e scienziati devono compiere per divulgare le loro scoperte, e che è proprio diverso da quello che viene millantato in questo film. Quindi, non troviamo formativo né interessante cosa dice questo ex medico, oggi neo-regista.
La proiezione a Modena del film Vaxxed, e l'interpretazione scientificamente falsa dell’effetto dei vaccini e della loro responsabilità nell’insorgenza di disturbi dello spettro autistico (DSA), ci lascia una profonda preoccupazione. La comunità scientifica internazionale oggi sa bene che i DSA sono una patologia che ha una dimostrata base genetica, che alterazioni nel cervello di bambini con DSA sono già rilevabili nei primi mesi di vita, ben prima di ogni vaccinazione, e che studi su milioni di bambini non hanno rilevato alcuna correlazione tra autismo e vaccini. Ricordiamo anche che ci sono situazioni in cui la libertà di espressione sconfina in modelli educativi che allontanano dall’informazione e formazione.
Come professionisti e persone impegnate a 360 gradi non solo nella cura della salute ma anche nell’educazione e nell’impegno formativo e sociale, crediamo che la diffusione di un modello relativista e “complottista”, alimentato da manipolazioni e falsa informazione scientifica, sia una servizio sociale del tutto intollerabile, e sia da stigmatizzare e condannare. Come l’autismo non ha nulla a che fare con i vaccini, così la cultura del confronto e l’educazione alla ricerca del Vero nei nostri figli non può avere nulla a che fare con modelli soggettivisti e manipolatori di analisi e ricerca.
Andrea Cossarizza, Professore Ordinario di Patologia Generale e Immunologia, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Unimore
Andrea Leti Acciaro, Professore a contratto Unimore, Coordinatore SICM Linee Guida e Modelli Educativi di Prevenzione e delegato Europeo alla FESSH Hand Trauma Committee
Cristina Mussini, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Unimore
Giovanni Pellacani, Professore Ordinario di Dermatologia, Presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Unimore (nella foto)
Guido Silvestri, Professore Ordinario di Immunologia, Scuola di Medicina, Emory University, Atlanta (USA)
Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Psichiatria AUSL, Modena, Presidente Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica