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Buongiorno Redazione,
Vi scrivo per segnalarvi una problematica di cui avete già parlato in un articolo del 16 luglio, riguardante la presenza dei nuovi bidoni Hera nel bel mezzo di una pista ciclabile in via Emilia Est, appena fuori da Largo Garibaldi (qui).
Sono un negoziante della zona e ci tengo ad aggiornarvi sulla situazione, magari è nel vostro interesse saperne di più. I bidoni in questione appartengono ad un'attività commerciale che, nonostante le diverse segnalazioni ricevute dai negozianti vicini e dall'amministrazione condominiale, continua con disinteresse a lasciare i bidoni posizionati sulla pista ciclabile, probabilmente perché evitare di portarli fuori le mattine in cui vengono prelevati i rifiuti gli risulta ovviamente più comodo.
La realtà vuole che questo palazzo possiede un cortile interno e il regolamento comunale prevede che, qualora vi sia la possibilità di posizionare i bidoni in cortile anziché in strada, è obbligatorio farlo, come d'altronde lo fanno le altre attività economiche di questo palazzo.
A mio avviso si creano diverse situazioni di serio pericolo. Ad esempio un ciclista (o un conducente di monopattino), se distratti, rischiano di centrare in pieno i bidoni, facendosi male.
Ancora peggio è quando i ciclisti o conducenti di altri mezzi - che viaggiano anche a 20/25kmh - invadono il marciapiede per evitare i bidoni, con il forte rischio di scontrarsi con un pedone di passaggio, o una qualsiasi persona che esce da uno dei negozi o dal portone condominiale. A tal proposito la foto sotto ritrae perfettamente questa dinamica.
Ultima ma non per importanza è la situazione in cui i bidoni vengono tolti dalla pista ciclabile per essere posizionati nell'area dedicata al parcheggio auto, subito affianco. In quel caso un'ipotetica automobile viene privata di circa un metro di parcheggio ed evidentemente dovrà lasciare, nella misura equivalente, il posteriore dell'auto sulla strada, che ricordiamo essere la trafficata Via Emilia.
Un'ultima piccola considerazione riguarda il fatto che quotidianamente diversi passanti si sentono autorizzati ad abbandonare lì il proprio pattume, come se quei bidoni fossero pubblici, e sinceramente trovare tutti i giorni dei sacchi di pattume per terra è ripugnante.
È sufficiente appostarsi pochi minuti qua davanti per osservare decine di queste situazioni sopra descritte e a mio parere è solo questione di tempo che, ahimè, qualcuno si faccia male.
Ad oggi sono decine le segnalazioni fatte ad Hera e anche alla polizia municipale per regolare la situazione, ma tutti paiono disinteressati alla sicurezza dei pedoni, ciclisti e automobilisti, mentre i menefreghisti con poco senso civico continuano a fare i loro comodi.
Concludo con il dettaglio più importante di tutti, quello giuridico: mi sono informato e pare che la responsabilità civile di qualsiasi incidente sopra descritto gravi su Hera. In un eventuale sinistro che includa danni a cose e/o persone, sarà Hera che dovrà risarcire economicamente, quindi tutti noi con le tasse che paghiamo per finanziarla.
Tradotto in altre parole: la negligenza di un singolo privato e il disinteresse delle istituzioni responsabili al controllo mettono a rischio, anche se in maniera limitata, l'utilizzo intelligente del denaro pubblico, che è necessario investire altrove piuttosto che risarcire dei potenziali (ed evitabili) danni.
Grazie per l'attenzione.
Matteo Braglia
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>