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Salve Direttore,
sono a scriverti anche per conto di vari abitanti del Villaggio Giardino che protestano ma non sono mai presi in considerazione dalle autorità competenti del nostro Comune. Al di là che ormai siamo in gabbia tra i rifiuti lasciati ovunque, cassonetti con tessera che non funzionano, sacchi giallo blu che vengono recuperati sempre più tardi, vari cantieri per il 110%, che ci stanno limitando le vie di fuga e di percorrenza della zona, abbiamo anche il problema dell'alberatura.
Da tempo stiamo chiedendo una seria e ben fatta potatura. Chi per la governance comanda e decide, sembra essersi scordato questa zona.
L'altra sera, con il vento, un pioppone per poco non si ribaltava, i vigili del fuoco lo hanno messo in sicurezza agganciandolo a un altro, ma il problema resta per due motivi: chiome troppo ampie e radici eliminate per ripavimentare, con gettate di cemento ridicole, l'area calpestabile, che ogni mese viene messa a dura prova da un mercatino del riuso di dubbio gusto, che attira auto che passano ovunque in barba ai pedoni e creano vibrazioni pericolose.
Già gli alberi in Piazza Guido Rossa sono iper sacrificati, sistemati all'interno di aiuole minimaliste, se poi ci mettiamo che eliminiamo le radici che li tengono saldati al terreno... il gioco è presto fatto. Sembra che il metodo più in voga, in questa zona, non sia la potatura seria, bensì l'attesa che i fusti traballino per eliminarli e sostituirli con alberelli ridicoli. La politica della cementificazione è chiara. Abbiamo un bel polmone verde, ma va fatta manutenzione; purtroppo in alto non amano il verde e, appena possono, se ne liberano. Secondo noi una seria manutenzione renderebbe questo parco, dimenticato anche da Dio, molto più sicuro.
Allego foto, scattate stamane, della poderosa alberatura della zona.
Roberto Roganti
Redazione Pressa
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