Alla scoperta del Cittadella: dagli anni '60 in Terza, fino alla storica promozione in Serie D
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Alla scoperta del Cittadella: dagli anni '60 in Terza, fino alla storica promozione in Serie D

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La società ha messo a disposizione un importante budget per il mercato grazie al quale sono arrivati infatti diversi giocatori di categoria superiore


Alla scoperta del Cittadella: dagli anni '60 in Terza, fino alla storica promozione in Serie D
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Anche quest'anno il Cittadella è partita alla grande. Due vittorie in coppa contro avversari sì modesti come il Progresso e il Corticella, ma le partite le devi comunque sempre vincere sul campo, poi quella clamorosa di domenica al Braglia col quotato Piacenza. La squadra di Salmi è davvero partita a mille e anche se è stata giocata una partita di campionato, per vari motivi si può considerare la vera rivelazione di questo inizio di stagione.
La società ha messo a disposizione un importante budget per il mercato grazie al quale sono arrivati infatti diversi giocatori di categoria superiore, mentre della squadra della scorsa stagione sono rimasti 5-6 elementi inserendo anche diversi giovani (in Serie D quest'anno sono tre quelli obbligatori) dal Modena col quale il Cittadella ha instaurato un bel rapporto di collaborazione.

La storia

Il Cittadella Vis Modena (è questa la denominazione attuale voluta dal patron Paolo Galassini) nasce alla fine degli anni ’60 presso la parrocchia di S. Antonio di Modena con il nome Polisportiva Cittadella. Nel corso degli anni la società modenese ha cambiato molte volte nome e soprattutto negli ultimi anni ha deciso di investire e puntare forte anche sulla prima squadra. Tanti campionati in Seconda categoria con alla guida Roberto Cantaroni, che con gli orange (erano questi i colori per tanti anni del Cittadella) ha conquistato diverse promozioni fino all'Eccellenza. Dopo gli ultimi anni di Eccellenza (ma anche qualcuno in Promozione con retrocessioni e immediate risalite), nel 2024 è arrivata per la prima volta l’approdo in Serie D, il tutto continuando a valorizzare in modo incredibile il settore giovanile, che conta oltre 500 tesserati.

Lo stemma presente sulla maglia è di forma pentagonale e prende ispirazione, dalle roccaforti di quella forma che caratterizzano l’antica fortezza di Modena, sita dove ora sorge l’omonima zona della città.

Lo stadio
Il Cittadella gioca le proprie gare interne al campo Allegretti di San Damaso dove è stata installata una tribunetta in tubolari per i tifosi al fine di ottenere l'omologazione per la Serie D, mentre per le partite a rischio usufruirà del Braglia.

La rosa
La squadra costruita dal direttore sportivo Bob Fantazzi e l’allenatore Francesco Salmi che sono stati confermati dopo la promozione dello scorso anno. Oltre a loro, ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione della squadra anche il direttore tecnico Alberto Biagini, arrivato dal Lentigione, anche se la decisione finale nelle scelte di mercato è sempre frutto di un confronto tra i vari responsabili dell'area sportiva e tecnica. Tra i confermati, da citare il capitano Aldrovandi e l’attaccante ex Reggiana e Ravenna Guidone. Tra i nuovo arrivi, bomber Alberto Formato che dopo tre stagioni sempre in doppia cifra, ha lasciato il Lentigione con 105 presenze, 52 gol e 15 assist. L'ultimo arrivato è un nome clamoroso: il centrocampista Luca Mora, classe 1988, giocatore che dopo essere partito 20 anni dal Castellarano in Serie D, ha fatto una carriera straordinaria arrivando fino alla Serie A con lo Spezia e la Spal, mentre lo scorso anno era in C a Fiorenzuola. Poi da citare l'ex difensore del carpi Minel Sabotic montenegrino classe 1994 anche lui dal Lentigione, e anche Wilfred Osuji (’90, dal Cjarlins Muzane) che molti tifosi del Modena ricorderanno in B ai tempi di Caliendo.
Matteo Pierotti

Matteo Pierotti
Matteo Pierotti
Giornalista professionista si occupa di Calcio Dilettanti da decenni..   Continua >>


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