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Sono tante, sia di carattere organizzativo e strutturale, sia di carattere sportivo, le notizie emerse dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore Sportivo del Modena Calcio Andrea Catellani. Unite, nella loro diversità, da una grande prospettiva di sviluppo e di investimento strutturale sul Modena. Che si organizza puntando sulla conferma di mister Bisoli, sempre più sulla crescita dei propri giovani, e sugli investimenti strutturali che vedranno a breve anche la creazione di una foresteria nell'edificio della società, su viale Monte Kosica, nell'area dello stadio, con 20 posti letto per giovani giocatori. Al netto del nuovo centro sportivo (quello nell'area individuato a Nonantola) per il quale è prossimo il via libera dalla nuova amministrazione di Nonantola che uscirà dalle prossime elezioni, all'avvio del cantiere. Elementi che confermano come la famiglia Rivetti creda e investa decisamente nel futuro del Modena e nel proprio futuro nel Modena.
In un percorso di crestita strutturato che vuole avere la propria forza nello sviluppo del settore giovanile. Non a caso la scelta di un Direttore Sportivo che nel Modena ci è cresciuto, come giocatore e come tecnico del settore giovanile: Andrea Catellani. Modena è il suo ambiente e la stima in lui, come persona e come sportivo, si percepisce. Era nell'aria, anche oggi. Fuori e dentro lo stadio dove si è svolta la conferenza stampa di presentazione.
Elemento importante, quello di collante tra le varie componenti della società e della città, per recuperare quello che prima in modo timido e poi evidente, è trapelato dalle parole dell'AD Matteo Rivetti e dal Presidente Carlo Rivetti, e che ha sancito lo stop al rapporto con l'ex ds Davide Vaira.
'Nella decisione ha influito anche il fatto del rapporto con la città, con i tifosi, ma non solo' - afferma Matteo Rivetti, confermando quell'elemento che poco prima papà Carlo, aveva escluso, affermando: 'Su decisioni di tale tipo non incide il tifo. La decisione è stata presa in poco tempo, in famiglia, dopo le ultime partite. Avevamo capito che qualcosa si era spento, era la fine di un ciclo'.
Il resto è storia di questi giorni, con l'offerta ad Andrea Catellani dell'impegnativo ruolo: 'Non ci ho pensato un attimo anche se contestualmente ho pensato sia a Vaira e al suo importante lavoro e al futuro del settore giovanile'. Quest'ultimo da sempre nel cuore e nella testa del nuovo DS. Settore fondamentale, anche in prospettiva, per la prima squadra. Catellani vede l'inserimento di almeno due giovani in rosa. Due dei sette che prospetta nel Modena della prossima stagione. Gli altri 5 saranno nomi con esperienza da titolari, capaci di rafforzare una ossatura che comunque c'è e che per Catellani 'non è nemmeno tanto rigida, anche in termini contrattuali, come molti credono'. Ancora presto per entrare nel merito. 'Siamo a maggio, e in termini di mercato potranno maturare tante situazioni da altre squadre oltre che nella nostra' - afferma il DS che insieme alla società ha avuto già indicazioni di budget e di limiti per i prestiti. Sul piano tecnico Catellani conferma che le scelte saranno guidate dalla necessità di rafforzare l'attacco e di tendere a rispondere anche il gioco energico, di impatto grinta e gamba che piace a Bisoli. Mister che per Catellani rappresenta la 'figura perfetta in questo momento e per la prossima stagione per il Modena'. 'C'è poi di bello, comunque, che Bisoli si adatta ed è molto bravo ad operare con ciò che ha a disposizione' - sottolinea Catellani che con la proprietà ha parlato anche di budget a disposizione. E Matteo Rivetti non ne fa mistero nemmeno in conferenza. 'Ci muoveremo in una forchetta che va dai 10 ai 12 milioni di euro, il Modena la scorsa stagione era decima come budget' - afferma. Poi indicazioni significative anche per quanto riguarda i prestito. 'Si, ma in maniera limitata. Due, tre, non di più. Noi vogliamo fare crescere i nostri giocatori non quelli degli altri per poi trovarci a partire da zero e a rifare la squadra a fine campionato'.
Tra le conferme di oggi anche il riscatto di Santoro, giocatore sempre più importante per la prossima stagione.
Al di là degli aspetti tecnici Catellani sottolinea l'importanza dell'ambiente: 'Di carattere sono inclusivo, e ci tengo che tutte le parti della società della squadra, della città e dei tifosi siano unite. Guardiamo a cosa è successo all'Atalanta. Risultati del genere si ottendono non solo sul piano tecnico ma anche perché si crea una unità di tutto l'ambiente'.
Gianni Galeotti