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È un Modena semplicemente imbarazzante quello che scende in campo al PalaMolza contro Oriago, neopromossa sorpresa del girone B. Alla vigilia si parlava di partita spartiacque tra due possibili campionati: uno di vertice ed uno da metà classifica, con il possibile assillo della lotta per non retrocedere. Ebbene, nel momento decisivo della stagione, Pantarei si scioglie, letteralmente surclassata da un avversario modesto, ma umile e combattivo.
L’avvio dei gialloblu è da incubo: 5-0 per gli ospiti e punteggio che, per i padroni di casa, si sblocca solo dopo 15’30’’. L’attacco è sterile e inconcludente, la difesa regge anche discretamente e Bonacini para con un buon 40%; ma è la squadra, nel suo complesso, che viene meno clamorosamente, tra palle perse, giocate incomprensibili e sterili proteste per un arbitraggio tanto deludente quanto ininfluente ai fini del risultato.
Alla sirena di fine primo tempo, il punteggio è già una mezza sentenza: 5-11.
Nella ripresa, il copione non cambia. Oriago gioca con attenzione ogni pallone, difende duro e mantiene buone percentuali tra i pali, al cospetto di un Modena che non trova soluzioni. Va dato atto al tecnico dei veneti di aver saputo leggere ogni situazione alla perfezione, imbrigliando il gioco (o meglio: il non gioco) modenese con estrema efficacia. In pratica, Pantarei non ha mai trovato sbocchi offensivi.
In definitiva, Modena ha mostrato oggi tutti i propri limiti: giocatori presuntuosi che forse non comprendono cosa significa giocare in serie A1; atteggiamento da provinciale; incapacità di reagire nei momenti di difficoltà; e, in generale, una frustrante sensazione di impotenza. Oriago è l’esempio di come si possa stare a certi livelli con spirito di sacrificio e abnegazione, a dispetto di certe evidenti carenze fisiche e tecniche. Sinceri complimenti agli ospiti! Questa sera, ci hanno impartito una severa – ma si spera anche salutare – lezione di sport.
Redazione Pressa
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