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Anche nel calcio del Var si continua a interpretare a favore dei potenti, applicando come sempre due pesi e due misure; per non parlare di pseudo campioni più o meno celebrati provenienti da lontane e inesistenti galassie del calcio (Cipro) che ancora non hanno capito le elementari regole di educazione. Ciò detto, la Samp sbanca il Braglia (3 a 1 il finale) maramaldeggiando sui cerotti del Modena, che però forse non meritava un passivo così pesante.
Bisoli, dopo la conta delle assenze, propone il 4-2-3-1 annunciato alla vigilia: davanti a Gagno, line a quattro con Dellavalle, Zaro, Caldara, al rientro dalla squalifica, e Idrissi; a centrocampo diga centrale composta da Magnino, e Santoro; davanti Palumbo, Duca sottopunta, e Bohzanaj sostengono Abiuso.
Primo tempo con squadre molto guardinghe; il Modena lascia l’iniziativa agli ospiti e prova a giocare di rimessa; la Samp controlla gioco e pallone rendendosi pericolosa solo al 17’ con una punizione di Ioannou, deviata in corner da Gagno; il Modena sembra troppo attendista e non punge mai per davvero; nel finale di frazione, prima una punizione di Tutino ben deviata da Gagno in corner (42’) e poi al 44’ una occasione per Coda che calcia alto da buona posizione.
Nella ripresa subito Caso (che non è al meglio e si vedrà nel corso della gara), per uno spaesato Duca. La ripresa comincia sulla falsariga del primo tempo; Modena che controlla, mentre la Sampdoria dà l’impressione di provare ad accelerare.
Al 57’ l’episodio che spacca la partita; cross dalla destra di Venuti, spizzata di Coda, e Ioannou sbuca da dietro le spalle di Dellavalle insaccando il pallone in rete; l’arbitro subito annulla per fuorigioco, segnalato dal guardalinee; ma dopo un lunghissimo check del Var la rete viene convalidata; Iannou si sente Messi e corre sotto la Montagnani a zittire il pubblico, che non gliele manda a dire.
Bisoli prova a cambiare, e al 67’ pesca Beyuku al posto di Dellavalle; non si gioca tanto, il Modena prova a riorganizzarsi ma appare senza idee, specie nel gioco d’attacco e al 76’ paga subito dazio; errore di Magnino in disimpegno che regala il pallone a Coda, lestissimo a servire l’accorrente Tutino che solo davanti a Gagno calcia un rigore in movimento e serve il raddoppio; Tutino si dimostra bestia nera dei gialli, andando a segno per la quarta gara consecutiva contro il Modena (Palermo, 2 volte con il Cosenza e oggi con la Samp).
Modena accusa il colpo e all’80’ subisce il tris da Coda, che non aveva mai segnato al Modena e per due anni ne è stato l’oggetto del desiderio: apertura verso Tutino che ricambia il favore, Coda fa un sombrero a Idrissi e trafigge Gagno; partita finita.
Il Modena accorcia le distanze con il classe 2005 Beyuku, all'85esimo.
C’è tempo per vedere il debutto in gialloblù del giovane Zidouh della primavera (classe 2006, a segno due volte nelle ultime due gare) al posto di Magnino, e poi Cauz al posto di Bohzanaj con Zaro attaccante per sperare nella palla alta; l’arbitro concede 7 inutili minuti di recupero, fischiando poi la fine.
Il Modena paga le tante assenze e un evidente calo mentale: dopo la rete del vantaggio ospite, i gialli hanno accusato il colpo e non sono più stati in grado di riorganizzare un efficace gioco d’attacco. L’unica vera occasione è arrivata da una giocata autonoma di Caso che con un tiro da fuori ha impensierito Silvestri.
Il Modena dovrà essere bravo a resettare e a recuperare velocemente i tanti infortunati, alcuni dei quali imprescindibili; gialli di nuovo in campo domenica pomeriggio a Catanzaro alle 15.00 in una partita difficilissima e delicatissima, che può diventare pericolosissima in caso di esito negativo.
Corrado Roscelli
Corrado Roscelli
Come on rise up, schiena dritta, testa alta e sguardo verso l'infinito. Lo sport è una lezione di vita...
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