Modena al capolinea, e Capuano si commuove in TV

Il mister gialloblù a TVQui: 'Volevo portare il Modena in A, oggi siamo in lutto. Fino all'ultimo non abbandoner? la nave. Spero che il Modena vada in mano a chi lo ama'
'Volevo portare il Modena in serie B e in serie A. Oggi a rappresentare ciò che è il Modena e ha rappresentare ciò che è stata la gestione, è quella bara gialloblù portata dai tifosi. Io sono persona coerente, che adempie ai propri doveri fino all'ultimo. Per questo subirò ancora l'umiliazione di una farsa di portare la squadra davanti ad uno stadio dove non potremo entrare e dove in un campo dove non potremo mai giocare. Nonostante ciò preparerò la squadra e comunicherò la migliore formazione, come dovessi giocarla quella partita. Ma credetemi non è facile'.
Eziolino Capuano, mister del Modena voleva semplicemente vivere la sua esperienza da allenatore. Voleva fare il tecnico e legare il suo nome al rilancio del Modena, verso la vetta, e non la coda, della classifica di B, e poi, magari, pure la serie A.
Capuano parla come se fosse davvero l'ultima volta. Sua, e del Modena. E in effetti è davvero ridotta al lumicino la possibilità di accettazione del concordato e, con l'ultimo arrivato e già primo a ripartire verso Varese Taddeo, sembra che i margini per non fare fallire il Modena, dopo avere posto fine alla possibilità di giocare, siano davvero precipitati a zero. Anche perchè a rischio è la stessa iscrizione al campionato ad essere compromessa. Il riferimento allo stadio Braglia, sancito al momento dell'iscrizione e presupposto fondamentale della stessa, è decaduto e la prossima sconfitta a tavolino, proprio per indisponibilità dello stadio, potrebbe essere l'ultima, quella che precede l'esclusione del campionato. Senza considerare il non pagamento degli stipendi dei giocatori che porta ad altre penalizzazioni.
Un modo davvero degradante ed umiliante per concludere 105 anni di storia. Perché se nessun imprenditore si farà avanti il Modena finirà così, simbolo e nome compreso, bisognerebbe davvero riniziare da capo. Ma con persone serie, appunto, come dice Capuano. forse l'unica nota positiva ed eccezionalmente normale in questa vicenda surreale che Modena non merita.

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