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Nonostante le rassicurazioni di facciata, i silenzi, le conferme di facciata, alla fine la società ha deciso, comunicando a mister Bianco l’esonero.
L’allenatore era diventato indifendibile: i numeri, che non mentono mai, certificavano una crisi irreversibile; i fischi del Braglia testimoniavano anche lo sfilacciamento dell’ambiente, in un momento delicato della stagione, in cui si rende invece necessario remare tutti insieme nella stessa direzione.
Lo scollamento tra squadra e allenatore, tra allenatore e ambiente, e la evidente distonia tra pubblico e guida tecnica, erano latenti da tempo; la sconfitta con il Catanzaro è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, scoperchiando un malessere generale e diffuso che pareva senza soluzioni.
Bene ha fatto comunque la società a tentare fino all’ultimo di salvare la panchina del mister, dandogli più di una opportunità, e ciò anche a protezione e tutela del lavoro del mister, e della società stessa, con il tentativo di non disperdere quanto di buono si era visto, perlomeno fino al termine del girone di andata.
Ma la situazione era diventata ingestibile e rischiava di peggiorare; la china discendente intrapresa dal Modena, da almeno due mesi, non dava segnali di recupero; il cambio di panchina era dunque l’ultima sterzata da dare per capovolgere l’inerzia, sperando solo che la scelta della società non sia troppo tardiva; l’esonero rappresenta sempre l’ultima delle soluzioni, ma, obiettivamente, era diventato inevitabile.
La scelta della società è caduta su Pier Paolo Bisoli, dopo un tentativo, andato a vuoto con Moreno Longo.
Bisoli, reduce dall’esperienza al Sud Tirol, può ritornare in panchina per effetto delle nuove norme introdotte nel corso di questa stagione, in base alle quali se l’allenatore viene esonerato prima del 20 dicembre, può rientrare in campo nella medesima stagione su altra panchina; ha firmato con il Modena fino al 30.6.25 e ha già diretto il primo allenamento.
Bisoli (classe 1966) è allenatore esperto e navigato; conosce la categoria, ed è abituato a lavorare in contesti difficili; dopo una buona carriera da calciatore (Cagliari, Empoli, Perugia e Brescia tra A e B i suoi picchi), da allenatore, tra i suoi migliori risultati, si segnalano le tre promozioni conquistate con il Cesena, di cui due consecutive dalla C alla A (2009 e 2010), e poi dalla B alla A (2014); una promozione in B con il Padova (2018), la salvezza del Cosenza ai playout (2022), fino alla scorsa stagione con il SudTirol, preso all’ultimo posto in classifica con zero punti e portato fino alla semifinale playoff, persa per effetto del miglior piazzamento nella regular season.
A Bisoli, a cui va augurato il miglior buon lavoro possibile, il compito di ricompattare l’ambiente, salvare il Modena e, magari, pianificare la prossima stagione con maggiore attenzione, in collaborazione con la società, specialmente in fase di mercato.
Corrado Roscelli
Foto Modena Fc
Corrado Roscelli
Come on rise up, schiena dritta, testa alta e sguardo verso l'infinito. Lo sport è una lezione di vita...
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