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Nella cornice della sala stampa del Braglia, alla presenza del presidente Carlo Rivetti e del Ds Davide Vaira, ha avuto luogo la presentazione del nuovo mister gialloblù Paolo Bianco, che ha firmato un contratto biennale fino al 2025. Dagli interventi sono tanti gli spunti emersi in previsione dell’avvio della nuova stagione.
'Do il benvenuto al mister, ma voglio però ringraziare Attilio Tesser perché se siamo qui lo dobbiamo ai due anni con lui; ringrazio anche Mauro Melotti una colonna che nel Modena ha ricoperto tutti i ruoli - ha detto il presidente Rivetti -. Con Bianco si apre oggi un nuovo ciclo; noi abbiamo pensato che a tutti, squadra, ambiente, società, servisse una scossa e che questa sia stata la scelta giusta. L’obiettivo della stagione è cercare di migliorarci, sia come persone che in campo'.
'Ringrazio anche io Tesser per i traguardi raggiunti e ringrazio anche Melotti, che è stato importante a Modena per farmi capire l’ambiente, e il valore della maglia del Modena, quando sono arrivato è stato il mio Cicerone e da lui ho imparato tanto - ha detto Vaira -. Crediamo che Bianco sia la persona giusta, lo conosco da quando ero a Siena, facemmo un colloquio ma poi non si concretizzò nulla; il rapporto con lui è cresciuto nel tempo. Quando a fine stagione abbiamo fatto i bilanci e deciso che per noi il ciclo Tesser era chiuso, Bianco era l’unico candidato, ci sono stati tanti incontri con la famiglia, con la proprietà e lui era il candidato ideale'.
'Ringrazio la proprietà e la società per l’opportunità.
L’obiettivo è migliorare; per me la squadra ha dei giocatori con grandi margini di miglioramento; le squadre devono anche rispecchiare il carattere del suo allenatore, vorrei una squadra con una sua identità definita, capace di stare in campo nelle due fasi, in grado di giocare e andarsi a prendere il risultato e non di speculare sull’avversario. Bisognerà lavorare tanto in campo a livello collettivo e individuale, perché la squadra migliora se migliora il singolo. Ho imparato tanto da De Zerbi e da Allegri, e spero che le esperienze mi siano state utili; quando ho parlato con il Ds ho chiesto anche di avere nel mio staff persone che conoscessero l’ambiente di Modena e che potessero contribuire alla crescita dei singoli; in questo senso va letta la scelta di Sasà Bruno' - ha detto il neo mister Canarino.
'Alla squadra serve equilibrio, e la capacità di sapere interpretare al meglio i momenti della partita; l’anno scorso ho visto quasi tutte le partite del Modena e sono curioso di vedere e capire il valore della rosa. Solo dopo averli allenati faremo altre valutazioni. L’idea è quella del 4-3, poi davanti vedremo, anche sulla base delle caratteristiche della rosa; per me ci sono dei giocatori con margini di miglioramento, e sono curioso'.
'Siamo convinti di avere fatto la scelta giusta, una scelta ponderata con una attenzione prima verso l’uomo che verso il mister. So che ogni cambio è minaccioso, ma so che da ogni cambio si può crescere e sono contento di questa scelta. E’ stata una scelta, non voglio sentire dire che è stata una scelta “coraggiosa”; ripeto una scelta ponderata, al termine di un percorso, nel quale abbiamo conosciuto la persona e ritenuto che fosse il candidato ideale. Lo dico per trasparenza, Bianco conosce anche uno dei miei figli, e questo è servito per conoscere meglio l’uomo e la persona e avere più argomenti al momento di scegliere. L’obiettivo di quest’anno è crescere, e per crescere serve costruire una mentalità vincente, io credo negli uomini e non nei nomi. La crescita deve essere anche societaria, e poi dovremo lavorare anche con i giovani e sul territorio, la crescita dovrà anche essere umana. Per me rimane fondamentale il centro sportivo perchè solo la struttura ci farà fare il salto e ci consentirà di esserci e di competere alla pari con le altre squadre' - ha aggiunto Rivetti.
Il presidente si sbilancia anche sul prossimo campionato, sul quale al momento si aggirano nubi minacciose: l’esclusione del Lecco per il problema stadio, la mancata iscrizione della Reggina, e una forte penalizzazione alla Sampdoria per alcune irregolarità fiscali e previdenziali: 'Sul Lecco credo che abbiano peccato di inesperienza, ma non conosce bene i dettagli, sulla Reggina invece non so nulla perché non conosco il tema; posso solo dire che vorrei un campionato regolare, dove tutte le squadre possano competere regolarmente, nelle stesse condizioni e nel rispetto delle regole che devono valere per tutti; io però preferisco guardare in casa mia e a fare del mio, noi dobbiamo pensare a noi e al nostro percorso'.
'Della rosa attuale conosco solo Falcinelli per avere giocato con lui; ripeto che prima serve valutare la rosa; per il mercato è prematuro per questo motivo, ovvio che il mister da delle indicazioni al direttore su quelli che sono i profili e i requisiti richiesti; posso dire che Cotali e Manconi sono forti, Manconi davanti può fare tutto; a Kiev ho vissuto una esperienza importantissima e sono contento di averla fatta, anche se sono scappato da là non per una mia scelta ma perchè costretto dagli eventi. Tremolada? Mi chiedo come fa uno con la sua qualità a non essere in serie A, per me lui può essere un valore aggiunto, parlerò con lui e valuteremo, perché penso che possa fare e dare ancora molto' - ha chiuso Bianco.
Trattato il mercato, anche se solo di sfuggita, chiusura dedicata appunto al mercato con il DS Vaira: 'Riprendo le parole del mister, per dire che per noi Tremolada è un giocatore forte, che può crescere ancora, e che noi intendiamo tenere perchè può fare e dare ancora di più; poi ovvio che il mercato lo conoscete anche voi e sapete come si muove. La situazione della rosa la conoscete, non credo che faremo tantissimo, Cauz, Cotali, Manconi, più i rientri; Bozhanai, Gargiulo, Battistella, Abiuso, vedremo. Posso dire che a noi serve un centrale forte per completare il reparto, e abbiamo l’idea di ricercare un centrocampista di qualità, ma non abbiamo fretta. Davanti, ad oggi siamo pochi, ma sono tranquillo per la rosa, non serve fretta'.
Chiusura dedicata al capitolo Coda, oggetto del desiderio dei tifosi: 'Noi non abbiamo mai detto di voler valorizzare i giovani, per noi esistono giocatori forti e meno forti. Non scegliamo i giocatori sulla base della loro età ma solo se sono bravi oppure no; abbiamo le idee chiare e sappiamo bene come muoverci, credo tanto nel mister Bianco e nella squadra; sono tranquillo e sceglieremo i giocatori sulla base non solo delle loro caratteristiche tecniche ma prima di tutto guarderemo agli uomini, e alle persone, anche sulla base del tipo di calcio e di squadra che vorremo fare'.
Corrado Roscelli