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Con la vittoria di Fiorenzuola, il Cittadella ha messo una seria ipoteca sull’obiettivo dichiarato a inizio anno, la salvezza al debutto in D. Diciamo subito che con l'organico che aveva a disposizione con giocatori ce hanno fatto addirittura la A, questa squadra avrebbe dovuto avere almeno 15 punti in più degli attuali (e 3 glieli ha “regalati” la Zenith Prato col caso Tempestini...), ma va anche detto che a parte il dg Biagini, questa società mai aveva fatto la Serie D. E' vero che in campo ci vanno i giocatori, è vero che i mister, Salmi prima e Gori adesso, la D (ma non solo) l'avevano già fatta, ma anche l'esperienza a livello dirigenziale conta.
Il successo per 2-0 di Fiorenzuola, il quinto fuori casa per i biancazzurri, ha lanciato Aldrovandi e compagni al 6° posto, subito fuori dalla zona playoff (-10 dagli spareggi) e soprattutto ha aumentato a 9 punti il margine sulla zona calda. Una sorta di timbro sulla categoria, in attesa che arrivi anche il timbro della matematica. È innegabile come col rientro della lunga serie di infortunati la stagione del Cittadella abbia di nuovo svoltato, un miglioramento favorito anche dal successo a tavolino sulla Zenith che ha ribaltato l’unica gara davvero ’steccata’ (ma forse anche quella col Tuttocuoio) sotto la gestione di Mattia Gori, finita 0-3 sul campo. Con Gori il Cittadella, pur fra alti e bassi, ha trovato un passo che proiettato sulla stagione varrebbe i playoff: nelle 12 gare della sua gestione, infatti, sono arrivati 20 punti (1,66 di media) e se il campionato fosse cominciato dopo la sconfitta di Ravenna che costò la panchina a Salmi la squadra del patron Galassini sarebbe quarta in classifica: meglio nello stesso periodo hanno fatto solo le due imprendibili Forlì e Ravenna, rispettivamente con 33 e 32 punti, poi subito dietro l’altra corazzata Pistoiese con 27 punti in queste 12 giornate, seguita da Cittadella e Tau appaiate al 4° posto a quota 20.
Matteo Pierotti
Matteo Pierotti
Giornalista professionista si occupa di Calcio Dilettanti da decenni..
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