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Tracollo del Modena che subisce al Braglia la seconda, bruciante, cocente, sconfitta casalinga consecutiva. Al netto di una conduzione arbitrale molto sommaria (ma l’arbitro è l’alibi dei perdenti, diceva quel tale), e al termine di una gara nella quale è successo di tutto, il Modena esce meritatamente sconfitto, tra fischi del pubblico del Braglia che è ormai spazientito da una squadra che ha intrapreso una pericolosa china discendente, certificata ormai anche dai numeri: 2 vittorie nelle ultime 17 partite, 8 punti nelle 10 gare del ritorno, e per la prima volta fuori dai playoff.
Bianco conferma le indicazioni della vigilia: nel 3-5-2 ci sono Seculin in porta, Riccio, Zaro e Cauz dietro, a centrocampo Ponsi, Duca (novità di giornata), Gelri, Palumbo e Corrado; davanti Abiuso e il recuperato Gliozzi.
Pronti via e Modena in vantaggio al 6’ con Abiuso; sembra l’inizio di una passeggiata ma invece è l’inizio di un incubo.
Il Modena sembra controllare la gara e cercare il raddoppio ma al 34’ la Feralpi pareggia: Di Molfetta parte da sinistra, salta due avversari e conclude in rete dalla distanza. Al 39’ rigore per il Modena: Volpi punisce il fallo di Pilati su Gliozzi ma richiamto al Var revoca la decisione, al termine di una lunga review durata oltre 5 minuti. Volpi concede solo 3’ di recupero e allo scadere viene richiamato al Var; lungo check e rigore per la Feralpi per un tocco di mani di Ponsi; Feralpi al riposo in vantaggio per 2 a 1; la Montagnani cominica a fischiare.
Nella ripresa al 53’ subito Strizzolo e Bozhanaj per Gliozzi e Duca; il Modena ci mette della buona volontà ma rimane inconcludente davanti; solo un gran tiro d Gerli respinto in angolo da Pizzignacco.
Al 65’ rigore per il Modena per fallo su Bohzanaj, trasformato da Palumbo; il Modena sembra crederci ma la Feralpi non molla.
Al 69’ palo di Lamantia, al 72’ altro rigore fischiato da Volpi per la Feralpi per un presunto fallo di Gerli su Pilati; il Var richiama l’arbitro che revoca la decisione; gli ospiti però non demordono e al 77’ miracoloso salvataggio sulla riga di porta di Zaro a Seculin battuto.
Al 80’ ancora cambi per Bianco: Oukhadda e Magnino per Ponsi e Palumbo; la partita rimane in equlibrio, all’88’ il mister si gioca la carta Manconi per Riccio; Al 89’ l’arbitro concede il terzo rigore alla Feralpi per un fallo di Oukhadda su Zennaro; il Var conferma la decisione e La Mantia dal dischetto punisce il Moden. L’arbitro concede 5’ di recupero ma il Modena è in ginocchio.
Al di là delle decisioni arbitrali, degli errori dei singoli, e delle scelte del mister, giuste o sbagliate, ma che ci possono stare perché fanno parte del gioco, occorre prendere atto, velocemente, che il Modena di oggi è apparso una squadra involuta, senza capo né coda, senza idee tecniche, tattiche, strategiche e anche mentali; una squadra poco squadra, con poche idee e anche molto confuse, che ha imbroccato una pericolosa china discendente; la società e l’ambiente dovranno essere bravi a fare quadrato e a reagire, con forza e decisione, in modo lucido, senza farsi prendere dagli isterismi, pensando esclusivamente al bene del Modena, vale a dire salvare la categoria con ogni mezzo.
Modena in campo sabato pomeriggio a Cittadella in una gara difficilissima, preceduta da una settimana altrettanto lunga e difficile.
Corrado Roscelli
Foto Modena Fc
Corrado Roscelli
Come on rise up, schiena dritta, testa alta e sguardo verso l'infinito. Lo sport è una lezione di vita...
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