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Secondo appuntamento con la rubrica Giulia's Taste. La recensione del ristorante Erbavoglio in via Ramazzini 65 a Modena.
Ieri sera sono tornata in questo ristorante con il mio compagno per provare tutti le novità che il menù aveva in serbo per noi. Premetto che sono una carnivora convinta, molto amante della cacciagione, e sono sempre stata piuttosto scettica sulla cucina vegetariana e vegana, ma la cucina di Fabio e Veronica, i due titolari nonché power couple collaudata, è riuscita a farmi cambiare idea.
La cena è stata come un pezzo della Bloodhound Gang, fortissima dall’inizio alla fine.
Note sull’incipit: locale accogliente; mise en place minimal, moderna e curata; servizio giovane, amichevole ma sempre garbato ed elegante; ottimo il racconto dei piatti all’interno del menù.
Strofa: si parte con un’entrée composta da hummus di ceci con cavolo viola fermentato e umeboshi; si prosegue con gli antipasti, un uovo cotto al roner alla perfezione, accompagnato da pan brioche, zabaione salato al parmigiano, scorzonera al burro e tartufo nero; e dei tacos di sedanorapa molto evocativi del Sud America, nonostante avessero al loro interno ingredienti inconsueti, come ad esempio la tahina.
Come piatti principali risotto ai funghi vegan, caratterizzato da un contrasto a sorpresa con il bergamotto, reso più soft dalla polvere di caffè, e carbonara vegetariana senza l’utilizzo di sostituti della carne, sempre apprezzabile, legata da una crema di datterino giallo e pecorino. A seguire una sorta di millefoglie di tempeh, prodotto artigianalmente da Fabio attraverso una lavorazione di tre giorni, accostato ad una cagliata di mandorla, funghi e lenticchie al rosmarino .
Non avevo mai provato questo derivato della soia e devo ammettere che è gustoso.
Ritornello: piatti curati, sapori decisi, buona cantina.
Finale: cremoso al cocco vegan, con una crema al mango e polvere di cioccolato fondente. Un dolce dolce.
Che dire... Ottima cucina e buon rapporto qualità prezzo, soprattutto considerata la ricerca che c’è dietro alla creazione dei piatti e alla selezione delle materie prime.
Consigliatissimo.
Volpe Giulia