Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Il Comitato Modena Salute e Ambiente, uno dei protagonisti della opposizione al raddoppio dell’inceneritore, ha realizzato per la Pressa un dossier dettagliato che fotografa attraverso le cifre diffuse dal gestore stesso (Hera) la situazione dell’impianto modenese che brucia ogni anno oltre 200mila tonnellate di rifiuti. Un quadro che contribuisce al dibattito sul tema-rifiuti, sulle sue ricadute ambientali ed economiche, e che racconta di come Modena sia diventata negli anni uno dei poli dell’incenerimento in Italia.
Pubblicheremo il dossier in più puntate, il mercoledì e il venerdì. Siamo giunti oggi alla undicesima puntata.
Si tratta, come già detto, un resoconto effettuato da una delle parti in causa (anche se i dati sono diffusi direttamente da Hera e quindi non smentibili), ovviamente qualora Hera o altri soggetti interessati volessero replicare, La Pressa ospiterà ogni intervento.
PER ORA HERA NON HA VOLUTO COMMENTARE
2004 - 15 ottobre si chude la VIA Dopo tutto questo e tanto, ma davvero tanto, altro ancora, la fase tecnica del processo autorizzativo è finita e viene espressa Valutazione di Impatto Ambientale Positiva, per tutte le componenti esaminate: aria, acqua, rumori ecc. compresa la Salute Pubblica (con prescrizioni). Può partire il cantiere.
Partiranno anche le indagini sui malformati e aborti spontanei.
Di fatto questo “Positiva” espresso nella VIA, è il pilastro fondamentale su cui viene prima costruito e poi difeso il raddoppio, da allora fino ad oggi (2017). Compresa la Salute Pubblica. Qualsiasi altro nuovo elemento negativo per la salute emerso successivamente, anche solo ipotetico, la politica pilatescamente rimanda a quel “Positiva”, con la frase :“ … per la salute è stato autorizzato nella VIA…”.
Viene evocato a piene mani, spesso con l’allocuzione: l’impianto è autorizzato…, sottointendendo '…quindi può proseguire sine die'.
Ricordiamo che si tratta di una valutazione Positiva con prescrizioni, cioè adempimenti tecnico normativi da eseguire e/o rispettare successivamente alla VIA stessa.
Un esempio di prescrizione: per la componente Aria, vengono fissati dei valori, delle soglie di allarme e cosa fare al raggiungimento di tali soglie.
Per la Salute Pubblica la prescrizione riguarda la esecuzione della ricerca sui malformati e aborti spontanei. Parte l’indagine e in alto pubblichiamo il frontespizio della prima uscita pubblica (a nostra conoscenza) dei risultati della ricerca (ne riparleremo nelle prossime puntate).
Ai decisori politici (ri)domandiamo: vale davvero la pena sottoporre a “programma di sorveglianza sanitaria della popolazione residente e addetta ad attività professionali…” delle persone, anche se a rischio men che minimo, pur di perseguire il raddoppio ?
Di seguito alcuni eventi successivi alla VIA.
Li abbiamo già scritti nella prima puntata, ma è bene rileggerli in una luce diversa. Nel corso degli anni abbiamo richiesto più volte il rifacimento dell’intero iter autorizzativo, SIA-VIA non fosse altro per motivi impiantistici. Ricordiamo brevemente che i 4 forni diventati 1, i filtri SCR, il minimo bruciabile, rifiuti urbani da fuori Modena ecc. hanno reso l’impianto progettato e autorizzato nel 2004 profondamente diverso da quello poi realizzato.
Nonostante questo l’iter autorizzativo non è stato rifatto.
2004 - 15 ottobre- si conclude la Conferenza dei servizi e esprime Valutazione di Impatto POSITIVA, con prescrizioni.
2005 – 25 maggio - In virtù della valutazione Positiva la provincia autorizza il raddoppio dell’inceneritore nel contesto del PPGR 2005.
Dopo circa un mese… 2005 - 26 giugno - Meta viene incorporata in Hera. I rispettivi CdA approvano la fusione. Al Comune di Modena resta il 14,0 % circa di Hera.
… e diversi anni dopo questa è la situazione… 2016 dicembre Rifiuti bruciati: 212.242 tonnellate, di cui il 40% da fuori Modena (86.582t), il 60 % di Modena (125.660t). Percentuale del Comune di Modena in Hera: sotto il 9%.
Comitato Modena Salute Ambiente