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Il Comitato Modena Salute e Ambiente, uno dei protagonisti della opposizione al raddoppio dell’inceneritore, ha realizzato per la Pressa un dossier dettagliato che fotografa attraverso le cifre diffuse dal gestore stesso (Hera) la situazione dell’impianto modenese che brucia ogni anno oltre 200mila tonnellate di rifiuti. Un quadro che contribuisce al dibattito sul tema-rifiuti, sulle sue ricadute ambientali ed economiche, e che racconta di come Modena sia diventata negli anni uno dei poli dell’incenerimento in Italia.
Pubblicheremo il dossier in più puntate, il mercoledì e il venerdì. Siamo giunti oggi alla quindicesima puntata.
Si tratta, come già detto, un resoconto effettuato da una delle parti in causa (anche se i dati sono diffusi direttamente da Hera e quindi non smentibili), ovviamente qualora Hera o altri soggetti interessati volessero replicare, La Pressa ospiterà ogni intervento.
PER ORA HERA NON HA VOLUTO COMMENTARE
Dopo la ricerca prescritta dalla VIA, il parere dell'Ordine dei Medici e una analisi sui dati del Registro Tumori, oggi la prima parte dell'indagine Moniter.
Questa indagine non fa parte del processo autorizzativo.
Premessa.
Il progetto Moniter nasce con una iniziativa della Regione Emilia Romagna per indagare il rapporto salute inceneritori in Emilia Romagna. Lo scopo è creare una ricerca capace di superare tutti i limiti e le disparità di valutazione tra quelle prodotte fin ’ora, talvolta oggetto di dispute accademiche tra i Ricercatori stessi, e produrre risultati certi e incontestabili. Perché, ad esempio, per ognuna di queste ricerche, (vedi immagine dal sito del Comune di Modena Osservatorio Termovalorizzatore) che danno esito negativo per la salute è possibile trovare motivi di disomogeneità nella conduzione della ricerca stessa tali da renderle non sempre comparabili una ricerca con l’altra.
Inoltre e soprattutto non si possono “esportare” le conclusioni di una ricerca nella città XXX in un’altra realtà ancora da indagare, perché ad esempio sono diversi area indagata, anni di indagine, tipologia e sistemi di filtraggio dell’impianto, patologie indagate ecc. In (triste) sintesi: se ci sono stati danni nella località XXX non è detto che ci siano anche a YYY.
Nota di del Comitato MSA: sarà diverso il percorso di ricerca ma se tutte convergono verso gli stessi problemi di salute qualcosa (purtroppo) vorrà dire…
Per superare tutto questo si fa la ricerca su misura Moniter, specifica per tutti e 8 gli inceneritori della E.R., analizzati dagli stessi ricercatori, nello stesso intervallo di tempo, sulle stesse patologie, con la stessa area di indagine, stessi metodi, ecc. in modo da avere (finalmente) risultati certi al riparo del Revisore scientifico più esigente. Per dare certezze a tutti: politici e popolazione. Si veda anche il sito https://www.arpae.it/moniter/
2007 Moniter La presentazione del progetto, notare gli Enti promotori.
Partecipano alla ricerca praticamente tutte le Arpa e tutte le Ausl. Responsabile di tutto un Comitato Scientifico (CS) così composto:
Notare la presenza nel CS del Dott. G.Pizza, Presidente della FRER Ordini Medici Emilia Romagna che qualche mese dopo, 10 settembre 2007, firmerà quel comunicato sulla sospensione delle autorizzazioni ai nuovi impianti oggetto del pesante intervento del Ministro Bersani.
Principali dotazioni/caratteristiche:
- Non vengono lesinati mezzi, oltre 3 milioni di euro! Sono tantissimi, sia in assoluto, sia per il settore, si pensi che la ricerca UNIMORE-VIA ( i malformati) costa circa 30.000 euro, 100 volte meno!
- Vengono considerati tutti e 8 gli inceneritori allora attivi: Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini.
- Raggio di indagine 4.0 km uguale per tutti.
- Periodo di indagine dal 2003 al 2006, poi una appendice del 2007 al 2010.
- Patologie indagate : salute riproduttiva comparabile in parte con quella prodotta da Unimore per la VIA e patologie oncologiche comparabile con quella prodotta da RTM. Ecc. ecc. Altro e molto altro nel sito Moniter che invitiamo a visitare. Merita.
Questi sono gli obiettivi del progetto dove, come accennato, si insiste sui concetti di “uniformare” e “omogeneo”
Oltre a una ricerca di qualità è altrettanto importante sapere se e come verranno applicati risultati prodotti negli atti autorizzativi. Ad esempio nel caso escano evidenze avverse alla salute nel documento viene prospettata la possibilità/facoltà di Arpa e/o Ausl di “modifica” di autorizzazioni concesse in precedenza. Un esempio, per capirci, potrebbe essere la eventuale modifica della autorizzazione “positiva” data in sede di VIA il 15-10-2004 all’impianro di Modena.
2007 13 Aprile Moniter Partono quindi i lavori.
2008 27 giugno Il Comitato MSA incontra il Comitato Scientifico di Moniter, nella propria sede di Modena. Per l’occasione vengono invitati e partecipano anche i Ricercatori di RTM, della ricerca Unimore-VIA, Ausl di Modena, oltre ad altri esponenti del settore. In quel contesto esponiamo tutta quella serie di dubbi e perplessità che abbiamo lasciato intravedere nelle precedenti pagine: ad es. aree di indagine variate, anni di latenza, ecc. Lo facciamo, ci sia concesso, direttamente con gli Autori delle ricerche stesse, per avere risposte precise e puntuali, qualora esistano. Di quell’incontro facciamo un verbale richiestoci ed inviato a Moniter. Com’è andato a finire l’incontro ? Presumibilmente nessuno ha cambiato idea, ma almeno qualcuno ha conosciuto meglio le motivazioni degli altri.
2010 14 settembre Moniter: primi risultati preliminari. Frontespizio della presentazione, sono 31 quadri, ne faremo una sintesi. Integrale a richiesta. Notare il nutrito gruppo di lavoro, praticamente tutte le Ausl di E.R. sede di inceneritore. Si suppone che tutti le conclusioni siano condivise in modo unanime da tutti i partecipanti.
Patologie indagate: in via preliminare, per ora i soli risultati della sola la salute riproduttiva.
Raggio di indagine: 4.0 km!
Queste sono le conclusioni.
Dopo questi risultati, cosa è sucesso agli inceneritori e alle loro autorizzazioni? Sostanzialmente nulla. La accennata “ possibilità di modifica “ da parte degli Enti Autorizzanti non ci sembra utilizzata. Comincia a serpeggiare un dubbio su Moniter: ma allora se non se ne adottano i risultati modificando opportunamente le autorizzazioni, cosa è stata fatta a fare la ricerca? D’accordo è apparsa qualche polemica sui media locali e similari, ma le autorizzazioni sono rimaste invariate e l’inceneriemento dei rifiuti è, almeno a Modena, è aumentato, proprio a partire dal 2010.
2010 -30 settembre Hera presenta una richiesta impiantistica alla Provincia di Modena. Per mera coincidenza sono circa due settimane dopo l’uscita dei risultati preliminari di Moniter. Chiede di rifare in modo diverso dalla precedente autorizzazione la 3° linea, praticamente tutto nuovo, demolendo anche i vecchi fabbricati e fare tutta la 3° linea ex novo. Questa 3° linea si sarebbe aggiunta alla già esistente, e da poco avviata,4° linea da 180.000 t/a per raggiungere insieme la massima capacità autorizzata di 240.000 t/a.
Nota: col senno di poi si rivelerà “inutile”, visto che dopo qualche anno (2014) Hera rinuncerà alla costruzione della 3° linea perché riuscirà a raggiungere quasi le 240.000 t/a con solo la 4° linea. Si tratta del primo procedimento utile per verificare il recepimento diMoniter nel processo autorizzativo per cui dopo circa due mesi:
2010 26 novembre Il Comitato MSA, su quest’ ultimo procedimento presenta 24 osservzazioni. La maggior parte sono osservazioni impiantistiche che non riguardano il presente passaggio. Invece alcune sono tese proprio a sapere se e come le recenti conclusioni di Moniter sugli impatti di salute/inceneritori sono recepite dalla Provincia nel processo autorizzativo, in particolare quello in corso .
La osservazione n.11, ovvero se e come viene recepito il contributo di Moniter dalla Provincia, ottiene questa risposta dalla Provincia stessa:
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Sottolinenato in marrone: osservazione non pertinente (secondo la Provincia). Per le considerazioni su Moniter la Provincia di affida alla Ausl di Modena. Ricordiamo che la Ausl ha partecipato a Moniter ed è nel gruppo di ricerca che ha prodotto questi risultati.
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Sottolineato in rosso: l’ammissione del trend incrementali.
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Sottolieato in blu: in (tristi) termini quantitativi, 1 caso anno, circa 40 da inizio attività inceneritori, non basta?
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Sottolieato in verde: viene ridimensionata la portata delle conclusioni di Moniter perché nella ricerca non sono considerati alcuni elementi confondenti, ovvero i risultati non sono inattacabili! Proprio quello che si voleva evitare con Moniter! Nonostante i mezzi economici e scientifici. E la “critica” viene dalla Ausl, uno degli Autori della ricerca stessa. Quindi l’affermazione sui nati pretermine nelle conclusioni è vera o no? E se fosse (purtroppo) vera, è di tale portata da far modificare le autorizzazioni in itere e/o quelle già date? La Provincia e/o Ausl hanno opinioni in merito? Lo abbiamo chiesto a entrambi ma La risposta dataci non ci ha soddisfatti e, ci scusiamo, non siamo sicuri di riportarla correttamente ai lettori. Pertanto, per evitare equivoci, invitiamo gli eventuali interessati a interpellare direttamente gli Enti citati. Aspettiamo anche di leggere le conclusioni definitive di Moniter, mancherà circa una anno, per sapere se le attuali conclusioni “preliminari “ verranno confermate o no.
- Alcuni mesi dopo… 2011 1 marzo Hera viene autorizzata. Le prescrizioni della autorizzazione sono solo impiantistiche, nessun accenno a Moniter o a limitare l’ autorizzazione all’ uso dell’inceneritore sotto le 240.000 t/a.
- Viene escluso il rifacimento della VIA.