DOSSIER - La relazione tra l'inceneritore e il linfoma non Hodgkin: i rischi documentati per chi vive a un km dal camino
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DOSSIER - La relazione tra l'inceneritore e il linfoma non Hodgkin: i rischi documentati per chi vive a un km dal camino

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Di fatto il documento stesso di Meta vietava il raddoppio. Giusto per avere un'idea nel km vietato abitavano all'epoca circa 880 persone, più i lavoratori e lavoratrici di decine di attività industriali, artigianali e agricole


DOSSIER - La relazione tra l'inceneritore e il linfoma non Hodgkin: i rischi documentati per chi vive a un km dal camino
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Il Comitato Modena Salute e Ambiente, uno dei protagonisti della opposizione al raddoppio dell’inceneritore, ha realizzato per la Pressa un dossier dettagliato che fotografa attraverso le cifre diffuse dal gestore stesso (Hera) la situazione dell’impianto modenese che brucia ogni anno oltre 200mila tonnellate di rifiuti. Un quadro che contribuisce al dibattito sul tema-rifiuti, sulle sue ricadute ambientali ed economiche, e che racconta di come Modena sia diventata negli anni uno dei poli dell’incenerimento in Italia.

Pubblicheremo il dossier in più puntate, il mercoledì e il venerdì. Siamo giunti oggi alla ottava puntata.

Si tratta, come già detto, un resoconto effettuato da una delle parti in causa (anche se i dati sono diffusi direttamente da Hera e quindi non smentibili), ovviamente qualora Hera o altri soggetti interessati volessero replicare, La Pressa ospiterà ogni intervento. 

PER ORA HERA NON HA VOLUTO COMMENTARE


Percorso Autorizzativo del raddoppio – Salute pubblica. Si tratta del  passaggio cruciale.

All’epoca la legge prevedeva  grosso modo tre fasi in sequenza:  SIA, VIA e Autorizzazioni della Provincia:

  • 2003 – dicembre Il SIA.  SIA sta per Studio di Impatto Ambientale. Il SIA è un documento tecnico descrittivo del progetto, da cui abbiamo già preso vari stralci. Lo scopo del SIA è documentare alla Provincia  lo stato dei luoghi, aria, acqua, suolo, emissioni ecc. prima del raddoppio (ante operam), e ipotizzare cosa sarebbe successo agli stessi dopo il raddoppio ( post operam). Questo permette  alla Provincia di verificare se le alterazioni introdotte post operam sono a norma di legge.  Si tratta di un documento di circa 5.000 pagine, diviso in capitoli aria, acqua, suolo, salute, ecc. A noi qui ora interessa il capitolo 16 – Salute pubblica   ma a richiesta disponibile il pdf integrale di tutto il SIA o del solo capitolo 16 Salute Pubblica (52 pagine).

  • 2004 marzo La VIA . VIA sta per Valutazione di Impatto Ambientale : è la “risposta” al SIA. La Provincia, per esaminare tecnicamente il SIA, crea la Conferenza dei Servizi, un insieme di Enti Tecnici (Arpa, Ausl, VVFF,  ognuno per le proprie competenze ) appunto con lo scopo di esaminare nel dettaglio il SIA e fornire una valutazione  ( tecnica)  al raddoppio a uso della Provincia, Ente autorizzante di ultima istanza.  La Valutazione di Impatto Ambientale (di seguito VIA) emessa può essere positiva, non positiva, positiva con prescrizioni (modifiche e/o migliorie) da eseguire/rispettare successivamente.  E’ ovvio che una VIA non positiva, (ad esempio perché le emissioni previste non sono a norma di legge),  di fatto blocca il progetto. E’  quindi estremamente importante il ruolo degli Enti Tecnici preposti a tale esame.   Per la componente Salute Pubblica l’analisi del SIA viene svolta dalla Ausl di Modena, che darà in merito valutazione positiva al raddoppio con una prescrizione.  Vedremo in seguito su quali elementi.  A  richiesta disponibile il pdf integrale della VIA.
  • 2004 - 15 ottobre si conclude la Conferenza dei servizi e esprime Valutazione di Impatto POSITIVA, con prescrizioni.
  • 2005 – 25 maggio in poi - la Provincia autorizza, forte della Valutazione di Impatto POSITIVA espressa nella VIA.  

2003 Dicembre Il SIA Salute Pubblica: esaminiamo in sintesi cosa dice META nel SIA  Salute Pubblica per poi compararlo con la VIA.  La  stesura del capitolo è affidata alla Università di Modena che ne incarica il Prof. Marco Vinceti.
Da notare in basso a destra timbro e controfirma dell’Ing. Benassi, responsabile tecnico di tutto il progetto, già citato nelle pagine precedenti .

Ante Operam. Non esistono all’epoca (2003) ricerche specifiche su salute e inceneritore di Modena , nonostante esista da quasi 30 anni,  per cui il Relatore fa una ricognizione di quanto si trova di analogo in merito in Italia e all’estero,  e, tra le altre cose, ne ricava quanto segue:  

Possibile associazione tra le emissioni e una tipologia di tumore, il linfoma non HodgkinPag-15 e 16  (troveremo elementi di questa possibile associazione anche in ricerche successive)
- Fascia di rispetto di 1km : meglio non abitarci e non lavorare quella terra e… A pagina 21 si indica una  precisa “specifica di esercizio” dedicata al futuro raddoppio di Modena…

- Fascia di rispetto di 1km: Meglio non mangiarne i prodotti, carni e formaggi in particolare. 'Specifica di esercizio' allargata anche ai prodotti agricoli e di origine animale, pagina 43.

Se le parole hanno un senso, e qui ci aspettiamo lo abbiano, perché è META stessa in prima persona che scrive, con tanto di firme e controfirme ufficiali,  in un documento ufficiale pubblico espressamente  scritto per domandare il raddoppio di Modena, dicevamo che già queste “specifiche di esercizio”  dell’ inceneritore indicate da META stessa (stare lontani  1km e rischio di linfomi nH) di fatto ne vietano il raddoppio.  L’impossibilità al raddoppio e’ talmente ovvia che non vale pena perdere altro tempo.  Giusto per avere un’idea nel km “vietato” abitavano  all’epoca circa 880 persone,  più i lavoratori e lavoratrici (*) di decine di attività industriali , artigianali  e agricole.   (*) Le lavoratrici e le residenti nell’area saranno oggetto di una apposita indagine sanitara, ne parleremo.           

Da elenco  Meta citiamo alcune Aziende entro 1km :  New Holland,  Maserati, Yale-Corni, Lasa metalli ecc. (di  seguito un’ immagine con un elenco parziale). Senza considerare i prodotti agricoli da gettare!  Cosa facciamo chiudiamo tutto  e trasferiamo lontano?     Ancora, se succede qualcosa di chi è la responsabilità, perché ci sembra di capire che nel SIA META dichiari ben chiaramente un possibile scenario non favorevole alla salute.    Non conosciamo esattamente le procedure, ma grosso modo viene spontaneo pensare che trasferendo queste “specifiche di esercizio” (1km vietato) di META stessa dal SIA alla VIA si ottiene già una valutazione NON POSITIVA.  Non occorre fare altro, impegni, ricerche, è già tutto indicato da META. Sono elementi forniti dal costruttore stesso, caso forse più unico che raro!      

Non andrà cosi…

2004 ottobre - La VIA - Salute Pubblica, curata dalla Ausl di Modena, nella VIA- Salute Pubblica, sul  tema “ 1km vietato “ non ne fa nessun cenno, confutazione, parere, prescrizione, NULLA!   Nel testo ufficiale della VIA non appare nulla in merito. Sui linfomi nH solo qualche cenno indiretto.

2005 in poi. Noi del Comitato MSA, ritenendo CRUCIALE questo passaggio, abbiamo incontrato varie volte i referenti Ausl sul tema “assenza del 1km vietato” nel testo della VIA.  Siamo sempre stati ricevuti e ascoltati con il massimo della disponibilità e del rispetto, chiedendo appunto il motivo di queste “assenze” nella VIA (1Km e LnH).   La risposta dataci non ci ha soddisfatti e, ci scusiamo, non siamo sicuri di riportarla correttamente ai lettori.      

Pertanto, per evitare equivoci, invitiamo gli eventuali interessati a  interpellare direttamente la Ausl, Dipartimento di Salute Pubblica.

Comitato Modena salute Ambiente


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


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