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Esiste, più o meno, l’idea che collega in proporzione diretta la quantità di rifiuti inceneriti con il benessere globale di una determinata area. Una sorta di “male necessario” da pagare al benessere. Non è così.
Sul tema smaltimento rifiuti è impietoso il confronto con tra la Regione Veneto e l’Emilia Romagna. Come da tabella sottostante, a pari (circa) abitanti nel Veneto bastano “solo” 2 inceneritori a fronte degli 8 della E.R. e soprattutto si bruciano oltre un 1.000.000 in meno di rifiuti (-75%!!) a parità di PIL.
(*) Fonte: rapporto Union Camere Emilia Romagna 2017
Certamente è più che sacrosanto salvaguardare le attività produttive del territorio e proprio in questa ottica è opportuno da parte delle amministrazioni locali fornire alle imprese servizi e supporti stabili, duraturi, efficienti e competitivi. Che come dimostra il Veneto, non passa certo per l’incenerimento a tutti i costi.
Incenerire i rifiuti è un vicolo cieco da cui i nostri amministratori non sanno/possono/vogliono nè ammettere l’errore nè tantomeno uscirne.
Ma come hanno fatto in Veneto a fare quasi a meno degli inceneritori? Semplice: hanno veramente creduto nella differenziata come alternativa all’incenerimento fin da 20 anni fa.
Ancora qualche numero per confronto, 2017 a Modena.
Dati del Comune di Modena per raccolta differenziata 2017:
Raccolta totale rifiuti Urbani: 128.105.846 kg = 711 kg/anno per abitante
di cui raccolti differenziati 80.041.716 kg = 444 kg/anno per abitante
di cui restanti indifferenziati e inceneriti : 48.064.130 kg anno = 267 kg/anno abitante.
Nel Veneto, ad esempio, il consorzio Contarina gestisce la raccolta rifiuti di 49 comuni, compresa la capoluogo Treviso, con un territorio di 1.300.000 kmq con circa 554.000 abitanti, numeri comparabili con la Provincia di Modena.
Nel Contarina la raccolta di indifferenziata del 2017 si ferma circa 58 kg/anno abitante, a fronte dei 267 di Modena, vedi immagine sotto. Praticamente il 75% in meno di rifiuti da smaltire e/o incenerire.
La differenza tra le due regioni è iniziata nei primi anni 2000, quando le amministrazioni hanno puntato veramente convinti sulla raccolta differenziata, a partire dalla volontà politica. Negli stessi anni a Modena la volontà politica prendeva la strada opposta difendendo a più non posso la scelta del raddoppio dell’inceneritore di Modena. E da allora non è cambiata.
A tutt’oggi, anche a fronte di dati incontrovertibili tale volontà non riesce a cambiare. A costo di importare rifiuti da fuori Modena pur di saturare gli impianti. Ancora una volta trova conferma la massima di A. Einstein: Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato.
Mauro Marverti - Comitato Modena Salute e Ambiente