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Oggi 23 aprile si festeggia San Giorgio di Lydda. Giorgio nacque in Capadocia nel lll secolo; il suo nome richiama la leggenda del cavaliere che libera la fanciulla dal drago. Il Santo è veneratissimo fin dall'antichità, sia in Oriente che in Occidente, ma specialmente in Inghilterra. Giorgio era figlio del persiano Geronzio e della capadoce Policronia. Educato cristianamente, intraprese la carriera militare, ma con lo scoppio della persecuzione di Diocleziano, distribuì i suoi beni ai poveri e si dichiarò apertamente Cristiano.
Subì vari tormenti e poi gettato in carcere, dove gli apparve Gesù. Il martiro avvenne nel 251 a Lydda, con la decapitazione. Le gesta del martirio di Giorgio furono celebrate con biografie romanzate. Ricchissima anche l'iconografia, legata soprattutto alla rappresentazione della leggenda del cavaliere vincitore del drago. All'epoca delle crociate il culto di San Giorgio ebbe un notevole incremento; dai crociati fu proclamato patrono della cavalleria.
Al tempo di Enrico V, l'arcivescovo di Canterbury, prescriveva per la festa del Santo la stessa sollenità del Natale.
Ancora oggi gli Anglicani hanno conservato il nome del Martire nel loro calendario e la Croce rossa di San Giorgio figura tuttora nella bandiera inglese. Il Santo riscosse inoltre tanta venerazione un po' ovunque e innumerevoli sono le chiese a lui dedicate. Anche in Italia, San Giorgio, è molto venerato: specialmente a Roma, a Ravenna e a Ferrara dove fu eletto patrono della città. L'antica usanza di rappresentare San Giorgio, mentre con la lancia uccide il drago, non è che un simbolo della sua potente protezione contro le tentazioni del demonio.
Buon onomastico a chi si chiama Giorgio.
Redazione Pressa
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