progettiIl Santo del giorno
San Giovanni de Matha, patrono dei prigionieri
La Pressa
Tra gli schiavi liberati dai monaci della Santissima Trinità ci sarà anche Miguel de Cervantes, futuro autore di Don Chisciotte
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Oggi, 17 dicembre, si festeggia San Giovanni de Matha.
San Giovanni de Matha nasce nel 1154, docente di teologia all'Università di Parigi, si fa prete a 40 anni.
Più tardi il Santo lascia la cattedra per dedicarsi al riscatto degli schiavi cristiani in Africa. Con Giovanni e altri 4 eremiti nasce così l'Ordine della Santissima Trinità. Le comunità che lo compongono sono piccole e con regole austere (vestono in abito bianco con croce rossa e azzurra sul petto). Le elemosine raccolte vanno per un terzo per il sostentamento dei monaci, un terzo all'assistenza dei malati e pellegrini, e per un terzo al riscatto degli schiavi.
Nel 1199 i 'Trinitari' ottengono l'approvazione di Papa Innocenzo lll e parte la prima spedizione in Marocco. I monaci visitano mercati, luoghi di lavoro, trattano con autorità I padroni e liberano 200 schiavi.
Nel 1209 l'ordine avrà 30 case e 600 nel 1250 soprattutto in Francia e in Spagna.
Gli schiavi malati o senza famiglia vengono accolti da San Giovanni nei suoi ospizi.
Per aumentare i centri di accoglienza e per moltiplicare le spedizioni di riscatto, l'Ordine della Santissima Trinità trova il denaro da ricchi ma anche da poveri.
Papa Innocenzo inoltre dona la chiesa abbaziale di San Tommaso a Roma: in quel luogo nascerà un altro ospizio.
Giovanni muore il 17 dicembre 1213 a Roma. Il Corpo del Santo, tolto dall'abbazia a Roma verrà poi traslato a Madrid.
Dopo la morte di San Giovanni de Matha, l'ordine pare soccombere per le repressioni rivoluzionarie del settecento-ottocento, ma rinasce nel XIX secolo con case impegnate in Europa e in America nelle missioni. Tra gli schiavi liberati dai monaci della Santissima Trinità ci sarà anche Miguel de Cervantes, futuro autore di Don Chisciotte.
San Giovanni de Matha è patrono dei prigionieri e degli schiavi.
Buon onomastici a chi si chiama Giovanni.
Redazione Pressa
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