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Oggi 30 gennaio si festeggia Santa Giacinta Marescotti.
Santa Giacinta nasce a Vignanello il 16 marzo 1585; è di famiglia principesca e dopo una delusione amorosa, suo padre, il principe Marescotti nel 1605 la fa entrare nel monastero di San Bernardino dalle Clarisse dove già si trova la sorella Ginevra.
Non convita della sua vocazione religiosa, non si fa monaca, ma sceglie lo stato di terziaria francescana. In monastero e per 15 anni vive, come lei scriverà, 'tra molte vanità e sciocchezze'. A 35 anni comincia la sua conversione e con 24 anni trascorsi in povertà riparerà le debolezze passate.
Alle penitenze volontarie, che lei si sottopone, si aggiungono prove, come malattie e tentazioni.
Convinta del suo cambiamento di vita, Giacinta svolge anche una intensa attività caritativa di carattere sociale. Altre persone, nel suo esempio, diventano suoi collaboratori.
Giacinta, allora, si fa organizzatrice di istituti assistenziali come quelli detto degli 'Sacconi' (dal sacco che i confratelli indossano. Tale istituto si occupa di poveri, ammalati e detenuti.
La Santa fonda anche gli 'Oblati di Maria' chiamati a servire le persone anziane. Nel monastero che l'ha vista entrare delusa ora Giacinta è realizzata: la sua unione con Dio raggiunge lo stato estatico, con i doni della profezia e della scrutazione dei cuori. Giacinta diventa altresì stimolatrice della fede, la vediamo infatti contrastare il Giansenismo nelle sue terre.
Muore il 30 gennaio 1640 a Viterbo: la venerazione per le sue spoglie è tale che si dovrà rivestirla tre volte perchè gli abiti vengono tagliuzzati dai devoti per farne reliquie. A Viterbo lei resterà sempre, nella chiesa del monastero delle Clarisse.
Beatificata mel 1726, sarà canonizzata nel 1807 da Pio Vll.
Buon onomastico a chi si chiama Giacinta.
Redazione Pressa
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