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Oggi 26 febbraio si festeggia Sant'Alessandro di Alessandria.
Sant'Alessandro Vescovo di Alessandria in Egitto, dal 312 al 326, fu uno dei protagonisti di quella lotta che aprì la vicenda dell'eresia nota con il nome di Arianesimo.
Proprio per invidia di Alessandro, il prete Ario, aspirante Vescovo di Alessandria, cominciò la sua insidiosa sobillazione. Ario cominciò a diffondere una dottrina falsa, secondo la quale solo il Padre sarebbe stato Dio, mentre Gesù non sarebbe stato altro che una semplice creatura.
Il Vescovo Alessandro avvertì il pericolo di quella dottrina e cercò di correggere Ario, il quale, avendo già l'adesione di molti monaci e Vescovi si sentiva maestro di fede. Alessandro allora indusse un Concilio dal quale uscì la prima condanna all'Arianesimo. Dopodichè scrisse molte lettere dirette ai Vescovi, favorevoli ad Ario, per metterli in guardia contro l'errore.
Il Patriarca di Alessandria si rivolse inoltre a Papa Silvestro, perché intervenisse nella controversia che minacciava di dividere i fedeli. Nel 325 venne convocato, perciò, il noto Concilio di Nicea nel quale, Alessandro già vecchio ebbe la parte maggiore.
La condanna dell'Arianesimo venne così solennemente confermata e la dottrina di Ario fu dichiarata eretica. Il contrasto, però, lasciò ferite e lacerazioni difficili da curare, molte coscienze smarrite vennero orientate e pacificate dal Santo Vescovo.
In questo lavoro lungo e duro lo aiutò un dotto diacono che diverrà poi il suo grande successore: Atanasio. Ario, da parte sua cercò abilmente di eludere la Verità del vecchio Patriarca, ma Alessandro la sostenne fino alla morte che avvenne nel 328 nella sua Alessandria di Egitto.
Buon onomastico ai lettori che portano il nome di Alessandro.
Redazione Pressa
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