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Oggi, 3 marzo, si festeggia Sant'Anselmo di Nonantola.
Sant'Anselmo nacque nel 620 a Cividale del Friuli.
È uno dei personaggi più importanti dell'alto Medioevo: fu duca del Friuli, coraggioso soldato ma soprattutto fervente cristiano. Si ritirò dal mondo, consacrandosi a Dio e ritirandosi in preghiera e penitenza. Ottenne poi un pezzo di terra dal Re Longobardo Astolfo, suo cognato, dove costruì un monastero benedettino per viandanti e pellegrini.
Successivamente fondò anche il famoso monastero di Nonantola. Papa Stefano lll gli diede il permesso di trasportare la salma di San Silvestro nell'Abbazia. Con i suoi monaci Anselmo si dedicò alla bonifica delle terre abbandonate e incolte della valle del fiume Panaro, con vantaggio sociale per tutta la regione. Egli era molto attivo ma anche molto modesto e promuoveva la disciplina Benedettina più con l'esempio che con i precetti.
L'abate Anselmo arrivò a governare oltre un migliaio di monaci.
Alle dipendenze dell'Abbazia di Nonantola, Anselmo fondò altri 3 monasteri, con annessi ospizi e facendone importanti centri di ascesi, oltre che di cultura, di lavoro e di assistenza ospedaliera.
Sotto il mandato di Anselmo Nonantola divenne uno dei più importanti centri di spiritualità italiani.
Morto Re Astolfo, il nuovo Re Desiderio lo esiliò a Montecassino. In questo periodo Anselmo potè acquistare per la sua Abbazia, vari preziosi codici, come risulta da un elenco dell'archivio di Nonantola. Carlo Magno, intorno al 768, lo reintegrò nella sua Abbazia di Nonantola dove visse per 35 anni. Anselmo fu anche mediatore di pace nella guerra Franco -Longobarda.
Morì il 3 marzo 803, a 50 anni dalla fondazione del monastero della sua Abbazia e lì fu sepolto.
Buon onomastico a chi si chiama Anselmo.
Redazione Pressa
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