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Oggi, 1 febbraio, si festeggia Sant'Orso.
Orso nacque, in data sconosciuta, nel V secolo; era un sacerdote, incaricato di custodire la chiesa dedicata a San Pietro che sorgeva ad Aosta. Tale chiesa divenne poi dedicata a tutti e due i Santi (Orso e Pietro) e ancor oggi sono conservate le reliquie dell'umile sacerdote.
Orso non si distinse per azioni particolari: le sue caratteristiche principali erano la carità verso i poveri, la semplicità e la pace interiore. Era dedito al lavoro manuale coltivando la terra per sé, per i poveri e per gli uccelli del cielo. Secondo la leggenda, i volatili, in segno di gratitudine, gli si appollaiavano sulla spalla.
Orso compiva miracoli semplici: fece ritrovare il cavallo a un palafreniere che l'aveva perduto, fermò una inondazione del torrente Buthier che minacciava Aosta e in tempo di siccità fece scaturire acqua, con un tocco del suo bastone, da una roccia.
La devozione popolare si collegò alle caratteristiche della santità di Orso, considerato un santo del mondo rurale: una credenza afferma che il Vino da lui prodotto era miracoloso e chi ne beveva un sorso poteva ricavare benefici spirituali.
Orso fu invocato come protettore della campagne contro il pericolo delle inondazioni o della siccità e contro le malattie del bestiame.
Il nome del Santo, infine, è legato all'antichissima fiera degli oggetti in legno di Aosta. Secondo una diffusa tradizione l'origine del mercato va collegata a una delle forme di carità, praticate dal Santo, che consisteva nel distribuire ai poveri zoccoli di legno.
La morte del Santo avvenne, presumibilmente, il primo febbraio del 529. Il suo corpo viene ora custodito in un'urna di argento sulla quale è raffigurato Orso mentre con il bastone fa scaturire l'acqua dalla roccia.
Sant'Orso è patrono di Aosta. Buon onomastico a chi porta il suo nome.
Redazione Pressa
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