Elezioni comunali: il M5S fuori dai ballottaggi delle grandi città

Le percentuali del movimento sono in netto calo, ovunque, come l'affluenza in calo di 6 punti a 60,07%

Il Movimento 5Stelle paga caro le polemiche degli ultimi mesi. L'ultima sul voto segreto ed i franchi tiratori, poi la questione delle firme false. Elementi che porterebbero a ricondurre li il netto calo dei consensi del PD.
Il Movimento Cinque Stelle sarebbe fuori dai ballottaggi in tutte le grandi città, a partire da Genova, patria di Beppe Grillo diventata terreno di una faida interna. Il voto in 1.004 Comuni, con oltre nove milioni di italiani, riconsegna un quadro politico soprattutto bipolare con i candidati di centrosinistra e quelli di centrodestra che si sfideranno ai ballottaggi tra due settimane.
E' stata del 60,07% l'affluenza alle urne rilevata alle 23: nelle precedenti omologhe la percentuale dei votanti si era attestata al 66,85%.
L'unico che ottiene un'immediata riconferma al primo turno è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. M5S, dopo l'exploit lo scorso anno a Roma e a Torino, sarebbe fuori dai quattro capoluoghi di Regione: a Genova, dove al secondo turno vanno il candidato di centrosinistra Gianni Crivello, e del centrodestra, Marco Bucci. A L'Aquila, governata fino ad oggi dal dem Massimo Cialente, è in vantaggio il candidato sindaco Americo Di Benedetto (centrosinistra) mentre a Catanzaro Sergio Abramo (centrodestra) se la vedrà al ballottaggio con Nicola Fiorita (Civica).

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