GIFFI NOLEGGI
Acof onoranze funebri
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
GIFFI NOLEGGI
progettiOltre Modena

Un autunno molto caldo per l'Unione Europea

La Pressa
Logo LaPressa.it

Italia e Regno Unito. Questi sono i due focolai che il prossimo autunno potrebbero rinvigorire la crisi mai sopita della Unione Europea


Un autunno molto caldo per l'Unione Europea
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.


Sarà un autunno molto caldo per l'Unione Europea. Per due ragioni di facile individuazione: la crisi politica italiana; la Brexit.

Per quanto riguarda la crisi di governo in Italia, scatenata la scorsa settimana dal vicepremier leghista Matteo Salvini, il focolaio di crisi ed instabilità ha a che fare con la legge di bilancio. L'approvazione della legge di bilancio per il 2019 fu particolarmente travagliata. Il governo italiano finì in rotta di collisione con la Commissione Europea per volontà dei due vicepremier mentre il presidente del consiglio Giuseppe Conte si ritrovò a vestire i panni del diplomatico. Ne uscì un compromesso che di certo non migliorò la salute del nostri malconci conti pubblici. Reddito di cittadinanza e quota 100, provvedimenti simbolo della maggioranza gialloverde, sono costosi.

Il problema è che non si sa quale governo redigerà la legge di bilancio per il 2020.

Un governo Conte dimissionario? Un governo frutto di una maggioranza parlamentare alternativa tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle? Un governo di destra populista trainato da una Lega uscita rafforzata dalle elezioni autunnali? Si riuscirà a scongiurare l'aumento dell'Iva? Come reagiranno i mercati finanziari a una crisi politica che potrebbe trascinarsi a lungo? Quali ripercussioni sullo spread e sui risparmi degli italiani?

Il tempismo della crisi non può che stimolare inquietanti interrogativi come quelli appena elencati. Fino a quando il presidente della repubblica Sergio Mattarella non prenderà una decisione la crisi di governo rimane un grosso punto interrogativo.

Probabilmente, se si andrà ad elezioni e se, come probabile, la Lega diverrà la stella polare di una nuova maggioranza populista fortemente sbilanciata verso destra, aspettiamoci un lungo e sudatissimo braccio di ferro con l'Unione Europea, con annessa incertezza sui mercati finanziari e con tutte le nefaste conseguenze del caso.

Per quanto riguarda la Brexit mancano due mesi e mezzo al fatidico 31 ottobre, scadenza per l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Il nuovo primo ministro Boris Johnson, che non rinnega il no deal, vuole costringere l'Ue a riaprire i negoziati come se fosse colpa di Bruxelles se l'accordo di uscita non è entrato in vigore. Dal canto loro i funzionari della Commissione, peraltro dimissionaria, hanno fatto sapere che non riapriranno il negoziato (giustamente) e che un'uscita senza accordo danneggerà più la Gran Bretagna che l'Ue. Al momento, quindi, gli spazi per negoziare un'uscita ordinata sembrano inesistenti.

Johnson, pur avendo affermato che la sua prima scelta è la Brexit con accordo, si è circondato di ministri intransigenti come lui e il suo governo sta velocizzando i preparativi per la no deal Brexit da tutti temuta.

Sebbene tutti gli osservatori, dentro e fuori dalla Gran Bretagna, abbiano fatto notare che una Brexit senza accordo probabilmente avrebbe conseguenze catastrofiche sull'economia britannica nel breve periodo, senza contare le ripercussioni politiche all'interno del Regno e nei rapporti con l'Ue, Johnson continua a ripetere il suo mantra: fuori dall'Unione Europea il 31 ottobre senza se e senza ma, con o senza accordo.

Italia e Regno Unito. Questi sono i due focolai che il prossimo autunno potrebbero rinvigorire la crisi mai sopita di un'Unione Europea incapace di riaccendere il motore, ingolfato da troppi anni, dell'integrazione tra gli Stati membri.

Massimiliano Palladini

Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

Acof onoranze funebri

Feed RSS La Pressa
Oltre Modena - Articoli Recenti
Gaza: spari sulla folla che riceve ..
Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità della Striscia, ad aprire il fuoco sono ..
01 Marzo 2024 - 06:58
Tragedia a Firenze nel cantiere ..
I vigili del fuoco parlano 'di un importante crollo dei piloni principali'. Sul posto stanno..
16 Febbraio 2024 - 12:17
Von Der Leyen ritira la proposta di ..
Nella seduta plenaria del parlamento Europeo la presidente della commissione UE si è ..
06 Febbraio 2024 - 16:22
Incendio sul monte Cusna, bruciati ..
Costernazione e l'invito alla prudenza per evitare comportamenti scorretti, da parte della ..
04 Febbraio 2024 - 23:17
Oltre Modena - Articoli più letti
Covid, 4700 contagi al concerto per ..
A riportalo è l'edizione di lunedì del quotidiano The Guardian. Il Boardmasters si è ..
26 Agosto 2021 - 14:33
La pandemia globale di Coronavirus? ..
E' tutto ancora on line. Il John Hopkins Center for Health Security con il World Economic ..
03 Marzo 2020 - 09:43
Israele abbandona il Green Pass: con ..
Il boom dei contagi con Omicron ha reso del tutto evidente l'inefficacia dello strumento per..
05 Febbraio 2022 - 00:21
'Covid, chi si vaccina può sia ..
Parla Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive ..
10 Maggio 2021 - 15:09