Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Giusto e sbagliato. «Ingiusto - dice il sindaco di fronte al disagio e alla povertà dare precedenza a chi sceglie la strada della violenza e dell’illegalità». Sì. Va bene. E’ ingiusto. Ma la legalità non è roba neutra. C’è gerarchia di valori e priorità. E c hi la decide questa gerarchia? Chi decide se punire prima il bimbo che ruba una caramella o l’azienda che le caramelle le avvelena?
In quali altri campi, pur «giusti» l’amministrazione comunale modenese si è spesa con tanta forza e ha, non solo giustificato, ma plaudito violenza e manganellate? E’ giusto c h e in città vi siano 5mila e passa alloggi abitabili ma sfitti? E’ giusto che una ragazzina di 15 anni (va bene non è andata a scuola... fuciliamola per il cabò) venga presa a manganellate? E’ giusto che ci siano persone (italiane, non italiane o provenienti da altri pianeti) che non hanno da mangiare e da dormire: qui, a Modena, oggi?
E’ giusto che vi sia una classe politica (modenese) c he preserva sempre e solo se stessa? Che spartisce incarichi faraonici, c he distribuisce lavori e favorisce amici in ambito economico in modo chirurgico? E’ giusto c he i «disperati», o meglio «gli ultimi» si sentano più protetti dal Guernica c he da una struttura comunale c he ha quasi 2mila dipendenti pagati da tutti? E allora se non è giusto tutto questo (ammesso non lo sia) cosa facciamo?
Manganelliamo? Esprimiamo solidarietà v e r so c hi manganella? Chi decide dove manganellare e dove tollerare? Che la colpa non è dei singoli poliziotti. Ovviamente. E c he il corteo di ieri con quegli slogan era evidentemente fastidioso. E magari strumentale. Ma non solo.
E’ giusto che i nomadi rubino la luce attaccandosi alla corrente pubblica? E’ giusto che un modenese su due si sia visto rubare la bici? E’ giusto voltarsi sempre e comunque da un’altra parte? E’ giusto star e male? E’ giusto definire come ha fatto la Bursi e la senatrice Guerra una sede Pd luogo «di confronto e dialogo» dopo i fatti avvallati dal Pd stesso dell’altro giorno? Mentre il senatore « giovanotto» e uomo-forte del Pd, referente di Muzzarelli, Vaccari si diverte a dissertare sul mondo di facebook delle avventure del Modena volley? Forse. Sicuramente è sbagliato un mondo dove ci si arrende all’idea che sia normale vi sia chi ha tutto e chi non ha niente. E per pensar e una cosa così banale, non è necessario esser e un «atti vista» dei centri sociali. Beh, loro - come dice il sindaco - non hanno mica legittimazione politica.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>