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Dalla Caporioni un gesto raro: dimettersi

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Una donna libera contro un sindaco-Ad


Dalla Caporioni un gesto raro: dimettersi
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E’ sempre ‘curioso’ come di fronte a scelte impopolari e che destabilizzano (minimamente si intende, che qui il sistema è granitico) la mappa del potere (in questo caso locale), vi sia costantemente il tentativo di marginalizzare e delegittimare la voce dissonante. In questo caso il sindaco col suo ufficiale ‘non comprendo le motivazioni’ riduce la decisione di Ingrid Caporioni di abbandonare la giunta a una semplice deriva personale. Nulla di più. E così sembra fare anche Sel che, invece di sostenere il suo assessore, è pronta a sostituirla in fretta e furia. Come se i problemi sollevati non esistessero. Come se le dimissioni fossero solo una strana bizza della pasionaria Ingrid. Tutto a posto: fuori uno, dentro un altro. La giunta non ne risente, i rapporti tra i partiti neanche. Tutti felici e della Caporioni ci si dimentica subito.

 

Altro che ‘the show must go on’, nemmeno il tempo di accorgersi che il trucco sta colando: fatto digerito e normalizzato. Sì. Eppure, per onestà, è giusto sottolineare come il gesto della Caporioni sia tutt’altro che scontato. E, al di là della voglia di banalizzarlo di Muzzarelli, di Sel, del Pd e di tutti in piazza Grande, rappresenti un atto di orgoglio raro. Anti-italiano, nel senso deteriore del termine ‘italiano ’. Oggettivamente, senza voler mitizzare nessuno. Raro. Prima di tutto per un mero dato economico: rinunciare di punto in bianco a uno stipendio di 3.279 euro al mese (lordi, va bene) non è da tutti. Ingrid Caporioni, giovane (47 anni), 35mila e 700 euro di reddito dichiarato nel 2015, è insegnante alle elementari. Probabilmente tornerà a fare il suo mestiere. Punto. Raro.

Per un dato di ‘potere ’: essere assessore in una città provinciale e piccola come Modena è pur sempre un motivo di vanto. Dire addio per motivi di principio, senza paracadute, a una carica non lo si è visto molto spesso (più frequenti i casi in cui gli assessori sono rimasti attaccati alla poltrona nonostante fossero in rotta col partito che li aveva piazzati lì: Frieri, Colombo, Monticelli...). Certo, di Ingrid Caporioni è impossibile non rimarcare le contraddizioni. Una su tutte: entrò in giunta con una delega ai quartieri dopo che da consigliere pochi mesi prima aveva votato contro la riforma dei quartieri. Va bene. Ma 3 giorni fa se ne è altamente fregata del ‘potere ’ e dello stipendio sicuro per 5 anni. Questo va detto. Per onestà. Ha guardato tutti in faccia e ha detto ‘preferisco vivere’. Ora verrà sostituita da Sel, la stessa Sel che a Pavullo non sta facendo l’alleanza col Pd di Canovi. La stessa Sel che non perde occasione per criticare le prese di posizione politiche (a partire da quelle sulle infrastrutture) di Muzzarelli.

Probabilmente in giunta entrerà Andrea Bosi (alla faccia delle quote rosa). Ovviamente per «responsabilità e spirito di servizio» e Muzzarelli non verrà nemmeno scalfito dalle critiche della sua ex assessore. Così. Beh, alla Caporioni - dopo il suo gesto inutile, autolesionista, forse apolitico, ma generoso e onesto un lungo e tenero abbraccio e l’augurio di sorridere davanti all’imminente rimpasto, ai sorrisi pieni di carriera del nuovo entrato e dei vari Guerzoni, Rotella, Cavazza.. E di respirare per qualche giorno il profumo pulito e fanciullesco e dolce del «io no» e del rifiuto al compromesso a ogni costo.

«No» ad essere supina dipendente di un sindaco autodefinitosi «amministratore delegato» di Modena. Frase da accapponare la pelle, ma passata in sordina in una città che incomprensibilmente si dice ancora ‘di sinistra’, sterilizzata e distratta da battaglie su unioni civili, diritti per ogni sesso e trenini al parco. Sapendo, cara Ingrid, che da domani, no, dall’alba di oggi stesso, per gli altri sarà tutto ridicolizzato, se va bene dimenticato. Sapendo che non è servito a nulla. E che quella purezza autoreferenziale, davanti allo specchio non regge. E fa solo male.

Leo


Giuseppe Leonelli
Giuseppe Leonelli

Direttore responsabile della Pressa.it.
Nato a Pavullo nel 1980, ha collaborato alla Gazzetta di Modena e lavorato al Resto del Carlino nelle redazioni di Modena e Rimini. E' stato ..   Continua >>


 
 

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