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Dossier inceneritore parte 2: la fotografia di quello che esce dal maxi camino

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Un solo veicolo Euro 6 deve percorrere quasi un miliardo di km per raggiungere le emissioni dell'inceneritore. Oppure sono 10.000 veicoli che percorrono 90.000 km/anno. L'ordine di grandezza della Autostrada del Sole


Dossier inceneritore parte 2: la fotografia di quello che esce dal maxi camino
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Il Comitato Modena Salute e Ambiente, uno dei protagonisti della opposizione al raddoppio dell’inceneritore, ha realizzato per la Pressa un dossier dettagliato che fotografa attraverso le cifre diffuse dal gestore stesso (Hera) la situazione dell’impianto modenese che brucia ogni anno oltre 200mila tonnellate di rifiuti. Un quadro che contribuisce al dibattito sul tema-rifiuti, sulle sue ricadute ambientali ed economiche, e che racconta di come Modena sia diventata negli anni uno dei poli dell’incenerimento in Italia.

Pubblicheremo il dossier in più puntate, il mercoledì e il venerdì.

Dopo aver fatto il quadro della storia dell’impianto, pubblichiamo oggi una analisi sullo stato attuale dell'inceneritore.

Si tratta dunque di un resoconto effettuato da una delle parti in causa, ovviamente qualora Hera o altri soggetti interessati volessero replicare, La Pressa ospiterà ogni intervento.

L’inceneritore di Modena si trova nella periferia Nord di Modena, a circa 3.

5 km da piazza Grande in località Mulini Nuovi.

Fin dove arrivano le emissioni dell’inceneritore? Le cartine di dispersione in atmosfera danno ricadute significative (anche se tutte entro  limiti di legge) nei territori dei Comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Nonantola, Bomporto, Bastiglia, Soliera, Campogalliano, i cui sindaci con atto amministrativo prendono atto e “acconsentono” all’arrivo delle emissioni inquinanti dall’inceneritore di Modena. Invece per le indagini sulla salute in più ricerche viene considerato un cerchio (in rosso nella cartina) con un raggio di 4km dall’impianto.  Questo raggio nel caso di Modena comprende buona parte del centro storico e la parte nord del comune, per un totale di 70-80.000 residenti, più i lavoratori pendolari.

Quanti sono rifiuti che brucia l’inceneritore di Modena? Il limite massimo autorizzato è di  240.000 t/a e negli ultimi 3 anni si sono superate le 200.000 t/a con trend in aumento.

 

Quant’è la quantità minima di rifiuti che deve bruciare l’inceneritore di Modena? Come in premessa circa 150.000 t/a .  Si tratta di un minimo molto alto, dovuto al fatto di avere un’ unica linea di combustione.  Non doveva essere così, il progetto originale del 2003 e deliberato nel 2005 prevedeva 4 linee indipendenti, per cui la quantità minima annua poteva essere 30.000 t/a, tenendo accesa solo la più piccola delle 4 e spente le altre 3.

Da dove arrivano i rifiuti che brucia l’inceneritore di Modena?  Molti da fuori provincia: ad esempio, nel 2016 su 212.242  circa il 40 % ( 86582 ton.) da fuori provincia  e il restante 60 % ( 125.660 ton.) dalla provincia di Modena. Dati analoghi gli anni precedenti. Dati Arpae.

Cosa brucia? Carta e plastica soprattutto, da cui vengono le calorie necessarie alla autocombustione, poi tanto organico per raffreddare, altri componenti in percentuali minori.  Questa tabella indica la composizione merceologica media del rifiuto mandato ad incenerire, e di conseguenza  il potere calorico del rifiuto “atteso”.  E qui salta all’ occhio un dato sconcertante: si prevede un peggioramento della raccolta differenziata! Il vecchio inceneritore andava con il 12,38%  di plastica, il nuovo con il 20,00% di plastica.  Un aumento previsionale del 70% di plastica, che anziché essere riciclata dovrà essere bruciata. 

Nel caso di Modena se supponiamo di bruciare le 240.000 t/a massime autorizzate troveremo secondo le previsioni di Meta:

1-  20% di plastica per totali 48.000 t/a, equivalenti a circa 100.000 t/a di petrolio, ovvero circa 750.000 barili di petrolio con esborso di circa 40 milioni di dollari /anno (35 mln di euro).  Nota 1: oltre ai costi, questo fabbisogno “forzato” di petrolio ci crea dipendenza dall’estero per la materia prima. Nota 2: questo solo per Modena, poi consideriamo che il gruppo Hera ha inceneritori per circa 1.350.000 t/a.  Oppure, vedi tabella su cassonetto Hera, sono  48 milioni di mancate coperte in pile/anno.

224% di carta-cartone per totali 57.600 t/a  equivalenti a 864.000 alberi/anno, circa 2500 alberi al giorno persi per sempre. Chiaramente con questo fabbisogno di alberi entro pochi anni la sola provincia di Modena sarebbe un deserto dal Po all’Abetone.

3-  24% di organico per totali 57.600 t/a. quanto di questo organico è cibo sprecato, da evitarsi?

4- altri materiali (legno, tessili, ecc.) in percentuali minori.

Nota: questo rappresenta solo il peso fisico dei materiali conferiti, per una corretta valutazione occorre mettere in conto anche l’energia (quindi altro petrolio) spesa per produrre plastica, carta,  cibo gettato ecc. che una volta bruciati di perde per sempre.

Ripetiamo a sfinimento: questi sono i materiali che vanno per forza conferiti all’inceneritore,  altrimenti non sta acceso. Indipendentemente dalla definizione data dalla burocrazia : rifiuti urbani, assimilati, speciali ecc.

Da questa tabella si intuisce appieno la insostenibilità ambientale dell’incenerimento rifiuti e il senso di “saccheggio” egoista delle risorse del pianeta per alimentarli. Passando ovviamente per il modello di sviluppo e consumo attualmente in essere nel “nord” del mondo ecc. Ne riparleremo.

Cosa esce dall’inceneritore?  I rifiuti non spariscono. L’inceneritore è una macchina termica, e come tale segue la legge di conservazione della massa “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.  Parte (25%) resta nell’impianto in forma di ceneri e polveri definita come rifiuti generati,  e parte (75%) esce dal camino definita come emissioni inquinanti.

RIFIUTI GENERATI SOLIDI Un  25-26%  del bruciato restano nell’impianto come rifiuti generati,  scorie (ceneri), polveri nei  filtri, prodotti sodici residui, ma passano di categoria e diventano rifiuti pericolosi di difficile e costosa gestione, da esportare fuori Modena. Per intenderci nel 2015 a fronte di 206.733 t di rifiuti bruciati, ben  52.711 t  sono rimaste come ceneri ecc.

EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA.  Quello che non resta esce dal camino, previsti (e approvati nel 2003) oltre 2 miliardi di metri cubi.
Ad oggi sono circa 1,1 miliardi  di metri cubi emessi ogni anno. Per capirci ogni ora esce dal camino la cubatura dello stadio Braglia, tribune comprese. Ogni metro cubo è emesso a oltre 135 gradi, chissà se fa bene ai cambiamenti climatici tutta questa aria rovente?

Conversione inceneritore in “veicoli equivalenti” per gli NOx, quelli del dieselgateper intenderci. Precisiamo subito: le emissioni dell’inceneritore sono a norma di legge e il presente calcolo ha un puro valore indicativo per rendere meglio percepibili  le grandezze in ballo.  La norma Euro 6 per i veicoli diesel prevede un massimo emissivo di 80 mg/km.    Nel 2015 l’impianto ha emesso NOx per 72.798 kg,  quindi 72.798.000.000 mg : 80 mg/km ammessi =  909.975.000 km. Un solo veicolo Euro 6 deve percorrere quasi un miliardo di km per raggiungere le emissioni dell’inceneritore.  Oppure sono  10.000 veicoli che percorrono 90.000 km/anno. O altre combinazioni a scelta. L’ordine di grandezza della Autostrada del Sole.

Il Comitato Modena Salute Ambiente


Redazione Pressa
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