I compromessi dorotei del Pd

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Sì, ma cosa vogliono questi straccioni, questi accattoni  che molestano la brava gente che va al supermercato o che si gode una vasca in centro in un week end di meritato riposo, dopo una settimana di duro lavoro?  Cosa vogliono questi mendicanti che insistono a chiedere 50 centesimi a chi ha appena parcheggiato l’auto? Che la si è presa col mutuo , l’auto , e c h e qui la crisi colpisce tutti. No grazie, non compro niente. «Prima i modenesi. Non è davvero tollerabile andar e avanti così» - dice la Lega Nord . Insomma, è anche una questione di ci viltà, allontanare i m endicanti. Lo si fa per il loro bene: sono vittime di un racket. Non li si allontana di certo perchè danno fastidio . Perchè costringono a sentirsi inerti di fronte all’ingiustizia. Macchè. Non è mica per quello.

Il sindaco faccia vedere che è sindaco e li scaraventi fuori Modena uno a uno. Dove? Boh, l’importante è che stiano fuori Modena: va bene Rubiera o anche Crevalcore. Ma fuori. Basta col degrado! Più sicurezza! Già. E il sindaco Pd - che la Lega tanto rimprovera - la pensa esattamente allo stesso modo. Non passa giorno infatti che la solerte polizia municipale non allontani qualche accattone. Eh, anche il ‘buonismo’ ha un limite. E governare è un dovere. Stesso dicasi degli immigrati, come ha fatto notare a gennaio 2016 l’ecumenico e doroteo Boschini: «integrazione sociale e sicurezza non sono inconciliabili».

Sì, basta accogliere fino a un certo punto. Basta accogliere finchè l’immigrato non diventa ‘molesto’. Finchè lo zingaro non rispetta il silenzio condominiale. Facile facile. Alla battaglia al degrado della Lega si contrappone il compromesso pieno di buon senso del Pd.

Che non si sa cosa sia peggio. Eppure sarà anche fuori dal mondo, ma qualcuno nella bella sinistra così impegnata a tutelare i diritti sacrosanti di lesbiche, gay, transessuali, bisessuali, asessuati e putti da altare maggiore, avrà pure il coraggio di dire che gli ultimi non vanno nè allontanati nè circoscritti. Non vanno nè incasellati nè regolamentati. Che davanti agli ultimi prima ancora di legiferare bisogna fermarsi.

Davanti agli ultimi - mendicanti e immigrati - bisogna dire grazie. Grazie per essere testimoni della ipocrita ricchezza nella quale continuiamo a vivere e che ci ostiniamo a difendere con le unghie e con i denti. Testimoni della povertà che lascia impotenti. Altro che ‘chiamata a servire la collettività’. Quelli che si vuole marginalizzare o inscatolare non fanno che sottolineare le contraddizioni. Hanno il potere di trasformare con la loro mano tesa le angosce posticce ed egoistiche in sana vergogna. Danno fastidio certo, ma, inconsapevolmente, pagano per tutti.

Leo