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“A Modena, come nelle altre province dell’Emilia-Romagna, la Lega prometteva le barricate contro l’aumento dei rifiuti da bruciare negli inceneritori. Oggi, invece, sostengono che questi impianti dovrebbero addirittura essere presenti in ogni provincia d’Italia. Un voltafaccia indecente davanti al quale il Movimento 5 Stelle non starà a guardare. Per noi la tutela della salute dei cittadini viene prima di tutto. E non abbiamo intenzione di arretrate di un solo millimetro”.
È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, riguardo alle recenti dichiarazioni del ministro Matteo Salvini sull’utilità degli inceneritori che mette nero su bianco la spaccatura tra i grillini e il Carroccio.
“Per noi gli inceneritori erano e restano la risposta sbagliata per la creazione di un sistema virtuoso di gestione dei rifiuti, oltre che un pericolo per la salute dei cittadini – spiega Silvia Piccinini – Una convinzione che credevamo essere condivisa anche dalla Lega ma che oggi, invece, scopriamo essere solo una posizione elettorale per raggranellare qualche voto in più.
Evidentemente chi, come il consigliere della Lega Stefano Bargi sosteneva che bruciare i rifiuti arricchisse solo le casse di Hera a scapito dei cittadini e della loro salute, oggi deve aver cambiato idea viste le parole del ministro Salvini. Un dietrofront del quale non vogliamo assolutamente essere complici e che respingiamo con forza. Gli inceneritori non sono mai utili e l’obiettivo del MoVimento 5 Stelle è quello di chiuderli nel più breve tempo possibile. Tra l’altro la Lega sembra anche ignorare come il contratto di governo preveda una corretta e virtuosa applicazione dell’economia circolare, in linea con la gerarchia europea nella gestione dei rifiuti, che comporta una forte riduzione del rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica ed incenerimento, fino ad arrivare al graduale superamento di questi impianti, adottando metodi tecnologicamente avanzati ed alternativi. Noi restiamo fermi sulle nostre idee e da questa posizione non arretreremo di un millimetro, sia ben chiaro” conclude Silvia Piccinini.
Redazione Pressa
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