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'Su un decreto che pare uscito da un manicomio o da un cabaret o dagli alcolisti anonimi – infatti persino Draghi si vergogna e manda avanti tre scudi umani col favore delle tenebre – qualunque discorso coerente sarebbe troppa fatica e troppo onore'. Così nell'editoriale di questa mattina de Il Fatto quotidiano, Marco Travaglio, da sempre punto di riferimento della galassia 5 Stelle (formazione che è ancora azionista di maggioranza del Governo) stronca l'ultimo decreto Draghi sull'obbligo vaccinale per gli over 50.
'È soltanto un caso che Mario Draghi faccia partire le nuove norme a scoppio ritardato, o a babbo morto, cioè fra 40 giorni, quando spera ardentemente di non essere più al governo? Posto che i decreti sono ammessi solo “in casi straordinari di necessità ed urgenza” (art. 99 Cost.), che urgenza possono avere delle norme varate il 5 gennaio per scattare il 15 febbraio? - si chiede Travaglio -.
Quanto alla necessità: posto che i precedenti quattro decreti anti-covid in un mese, tutti basati sull’equazione “vaccinati=sani, non vaccinati=malati”, dovevano ridurre i contagi, i ricoveri e i morti, che invece si sono moltiplicati, possiamo immaginare gli effetti del quinto, che corre dietro ai soliti No Vax (ormai meno del 10%) anziché far qualcosa per i 18 milioni di Sì Vax senza terza dose? La vera necessità contro il Covid non sarà cancellare i cinque decreti sbagliati e farne uno giusto? Posto che il vaccino non riesce a farselo neppure chi vuole (solo il 42% dei bivaccinati ha la terza dose), per i 5 mesi di ritardo del governo sui booster, si spera che l’obbligo non convinca nessuno dei 2,2 milioni di No Vax over 50 a vaccinarsi, sennò il sistema - già in tilt oggi di suo - collassa. L’unica chance di far funzionare il decreto è che nessuno lo rispetti. Il 22 luglio Draghi spiegò il Green pass come “garanzia di essere tra persone non contagiose”: corbelleria scientifica, visto che Delta e ancor più Omicron contagiano vaccinati e non. Così come i tamponi ai turisti stranieri per bloccare Omicron alla frontiera'
Redazione Pressa
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